“Molti luoghi di spettacolo sono a rischio: con il pagamento dell’Imu, che va ad aggiungersi ad un generale aumento della pressione fiscale, numerose strutture, dai teatri, ai cinema, agli auditorium, potrebbero chiudere. E’ quindi fondamentale che questi luoghi possano essere equiparati agli immobili di interesse storico o artistico, per i quali è già prevista una riduzione fiscale”. Così dichiara il presidente dell’Agis, Paolo Protti, in merito agli effetti dell’introduzione dell’Imu, la nuova tassa sugli immobili.
“L’Imu – spiega Protti – viene calcolata in base ai metri quadrati degli immobili e non più in base ai vani, come accadeva per l’Ici, e va quindi a gravare in particolar modo su quelle strutture che hanno un’ampia metratura”.
“I luoghi di spettacolo sono realtà cardine della cultura del nostro paese, oltre che spazi importanti per la socialità. Inoltre, svolgendo un’attività prevalentemente culturale, queste strutture hanno una marginalità economica ristrettissima e, di conseguenza, l’ulteriore carico fiscale derivante dall’attuale Imu ne mette a rischio la gestione. E’ quindi estremamente importante – conclude il presidente dell’Agis – che i luoghi di spettacolo siano messi in condizione di poter svolgere la propria attività, evitando che le città continuino a perdere importanti luoghi di aggregazione”.
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La redazione va in vacanza per qualche giorno. Riprenderemo ad aggiornare a partire dal 2 gennaio. Auguriamo un felice 2018 a tutti i nostri lettori.
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