16:50 – Una pagina oscura della storia cinese in “1942”

“Ho tentato di fare questo film nel 2000, poi nel 2002 e, infine, nel 2010 e solo allora ce l’hanno fatto fare”. Alla fine il regista Feng Xiaogang autore di 1942 , primo dei due film sorpresa in concorso al Festival di Roma, ammette che questo suo kolossal epico su una pagina oscura della storia del suo paese ha dato fastidio alle autorità cinesi. E’ stato oggetto, insomma, di una sottile censura.

Nel 1942 la Cina assiste infatti a una spaventosa carestia che provoca la morte di 3 milioni di persone nella provincia di Henan. Nel frattempo infuria la guerra tra le truppe giapponesi e i reparti dell’esercito nazionalista e il grano della provincia viene requisito dalle truppe cinesi, sottraendo il cibo, già esiguo, alla popolazione civile, stremata da tre anni di siccità. Il film racconta appunto l’esodo forzato di 30 milioni di persone che fanno di tutto per sopravvivere e arrivano a cibarsi di altri esseri umani, oltre che di animali domestici e corteccia d’albero in un inverno freddissimo, sotto le bombe lanciate dai bombardieri giapponesi.

A seguire l’esodo l’appassionato giornalista americano Theodore White (Adrian Brody), lo chef diventato giudice (Fan Wei) e Padre Simeone (Zhang Hanyu), che sta perdendo la sua fede in Dio e che si rivolge al prete italiano Thomas Megan (Tim Robbins). “E’ vero – ammette il regista – è una storia poco conosciuta nel mio paese. Anche voi d’altronde in Europa ci avete messo del tempo per elaborare il lutto di 6 milioni di ebrei sterminati dal nazismo”. Del resto Xiaogang è riuscito nell’impresa anche in virtù della sua fama: infatti è stato il primo cineasta cinese ad aver superato il miliardo di yuan, oltre 146 milioni di dollari al box office nazionale.