In concorso c’è anche il Leone d’oro ’94 Tsai Ming-Liang, con I don’t want to sleep alone che si conclude con un tenero triangolo (una ragazza e due uomini) che si addormentano abbracciati e felici. Per il cineasta, malese di nascita ma taiwanese d’adozione, è un ritorno alle origini nel senso che si tratta del primo lungometraggio girato nel suo paese natale. Un lavoro quasi completamente privo di parole (ma con brani da Mozart e “Smile” di Chaplin in versione orientale) e tutto giocato sul tatto. “Nel film la mano ha un ruolo fondamentale – ha spiegato il regista – è simbolo di potere e di affetto, ma anche di perdono”. Due personaggi, un uomo e una donna, si prendono cura di un vagabondo pestato a sangue e di un ragazzo in coma; si dorme insieme su un sudicio materasso trovato nella spazzatura in cantieri abbandonati e mezzo allagati o un case di fortuna dove vivono immigrati dal Bangladesh; si indossa una mascherina per proteggersi dal fumo tossico sprigionato da un incendio. “Parlando dell’immigrazione ho intrecciato al racconto tanti ricordi del mio passato – ha detto ancora il cineasta – tante esperienze e emozioni vissute quando sono arrivato a Taiwan, come il senso di desolazione”. Mentre il coproduttore Peter Sellars, del New Crowned Hope di Vienna ha aggiunto: “E’ un film dalla musicalità molto profonda che renderebbe Mozart molto felice”.
L'artista Luca Musk e Franco Bellomo presentano il progetto espositivo dedicato al Maestro del Brivido. Una collezione di illustrazioni d'atmosfera che fanno rivivere i set di Argento e la loro magia
Il documentario d'esordio di Alessandra Stefani ci porta in un viaggio lungo i quattro continenti alla scoperta delle prospettive che ci offrono i più importanti architetti contemporanei per un mondo più sostenibile. In sala con Adler dal 27 al 29 settembre
La redazione va in vacanza per qualche giorno. Riprenderemo ad aggiornare a partire dal 2 gennaio. Auguriamo un felice 2018 a tutti i nostri lettori.
E' ancora Cattivissimo 3 a guidare il box office per il terzo weekend, con 2.471.040 euro. Al 2° posto, con 1 mln 919mila euro, sfiorando i 6 mln totali, il kolossal di Christopher Nolan Dunkirk