15:50 – Internet a caccia di contenuti

C’erano anche Max Pezzali e Aurelio De Laurentiis tra gli oratori della conferenza sul futuro dell’economia digitale “Digital Content Creation, Distribution and Access”, in corso a Roma, il 30 e 31 gennaio, presso l’Istituto San Michele a Ripa. Tra i circa 400 partecipanti rappresentati i 30 paesi che aderiscono all’Oecd (Organization for Economic Co-operation and Development): un successo, come ha sottolineato il ministro per l’Innovazione e le Tecnologie Lucio Stanca. “Il centro di gravità dell’economia digitale ha detto il ministro si sta spostando dal software alle infrastrutture immateriali; cambiano i modelli di business mentre si assiste a un fenomeno di convergenza tecnologica: su internet possono transitare cinema, televisione, musica, giochi, servizi telefonici”. Stanca ha fornito qualche dato sulla situazione italiana. Su un totale di 20 milioni di navigatori, il 65% ha usato nuovi contenuti digitali nel mese di dicembre 2005. Le connessioni a banda larga sono 7 mln; gli abbonati UMTS 9 mln; 4 mln gli utenti della tv digitale terrestre con un incremento del 300% nell’ultimo anno. Donald J. Johnston, segretario generale OECD, ha aggiunto alcuni dati globali: gli abbonati alla banda larga su scala mondiale sono 155 mln, solo in Cina si parla di 36 mln di utenti: la Cina, con India, Corea, Stati Uniti e Giappone è tra i forti consumatori di internet. In forte aumento anche i blog: in questo tipo di contenuti prodotti dagli utenti stessi il giapponese ha superato l’inglese come lingua dominante. Ai governi e alle organizzazioni internazionali in compito di creare politiche di settore condivise. Tra le sfide: l’ampliamento dell’accesso alla banda larga, la pirateria digitale e il file sharing, gli standard dei contenuti, la tutela dei metodi di pagamento in rete, la difesa della proprietà intellettuale.