Sean Penn dovrà svolgere 300 ore di servizi sociali per scontare la pena comminatagli dopo una rissa con un fotografo. L’attore-regista, che non ha partecipato all’udienza di condanna e che è atteso al Festival di Cannes come protagonista insieme a Naomi Watts dell’unico film americano in concorso, Fair Game di Doug Liman, era stato filmato lo scorso anno mentre attaccava un paparazzo.
La corte lo ha inoltre condannato a tre anni di libertà vigilata e a sottoporsi a 36 ore di terapia per la gestione della rabbia. L’attore hollywoodiano, che ha 49 anni, svolgerà le 300 ore della sentenza lavorando per la sua organizzazione benefica che opera tra i terremotati di Haiti, dove si è già recato più volte nelle scorse settimane. Inizialmente accusato di percosse e vandalismo, Penn rischiava fino a 18 mesi di carcere.
Ma il patteggiamento ha visto le accuse circoscritte al solo reato di vandalismo, che potrebbe ulteriormente essere ridotto a distrurbo della quiete pubblica se la star rispetterà quanto prescritto dalla corte. L’avvocato di Penn, Richard Hirsch, ha spiegato che il suo cliente ha preferito patteggiare “perché prolungare questa vicenda giudiziaria non era nel suo interesse e lo avrebbe distratto dal suo impegno umanitario, in particolare dal suo lavoro ad Haiti. Di conseguenza ha deciso di accettare i termini dell’accordo e di andare avanti”. A sfavore di Penn hanno giocato diversi precedenti penali. L’attore, che lo scorso anno ha vinto il suo secondo Oscar per Milk, era già stato condannato a 60 giorni di carcere nel 1987 per aver aggredito un fotografo su un set. Ed era stato inoltre coinvolto in una rissa con uno dei paparazzi presenti al funerale del fratello Christopher nel 2006.
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