12:58 – Baratta: “Non temo il ‘mito’ di Roma”

Dopo anni di rivalità e polemiche incrociate tra Roma e Venezia il presidente della Biennale Paolo Baratta non sembra affatto preoccupato dalla concorrenza della capitale. Un diplomatico “no comment” arriva da Baratta alle voci di un calo di pubblico, sostanzialmente smentito dal presidente della Fondazione Cinema Paolo Ferrari attribuisce queste notizie a chi ha interesse a screditare il Festival di Roma diretto da Marco Muller. Baratta preferisce mettere l’accento sul successo dell’ultima edizione della Mostra del Cinema di Venezia, la prima del dopo Muller: “Noi abbiamo fatto il nostro festival giocando tutto sui valori della nostra tradizione, rinnovando quel tanto che è necessario fare ogni anno – ha sottolineato il presidente della Biennale a margine della presentazione di un libro a Ca’ Giustinian – Abbiamo dovuto affrontare molti problemi strutturali e lo abbiamo fatto quindi anche con fatica ma con fiducia in noi stessi. E con la convinzione che dalla tradizione più la fatica dell’oggi si possono ottenere dei risultati, tra cui quello più importante è la stima del resto del mondo”. Pesando le parole, Baratta ha precisato: “Come responsabile del Festival di Venezia sono tenuto a dire che ogni concorrenza può essere superflua ma può non esserlo laddove si trovi una forma originale perché la diversità, anche quando genera contraddizione, può essere un valore. Io so che devo essere fedele alla mia”. Nessuna paura della concorrenza, dunque, anche se il quotidiano francese Libèration ha consacrato il festival di Muller e sancito la nascita del “mito di Roma”, un festival che secondo il giornale d’Oltralpe farebbe bene anche a Parigi? “Ci hanno già provato e l’hanno chiuso”, è il commento tranchant di Baratta.