12:45 – Angelina Jolie regista di guerra


Angelina Jolie è stata ingaggiata da Universal Pictures per dirigere Unbroken, un film su un eroe della seconda guerra mondiale, Louis Zamperini. Co-prodotto da Universal Pictures e Walden Media, il film è basato sul bestseller di Laura Hillenbrand “Unbroken: A World War II Story of Survival, Resilience, and Redemption”, in Italia pubblicato da Mondadori con il titolo “Sono ancora un uomo. Una storia epica di resistenza e coraggio”. Unbroken è la seconda prova da regista per Angelina dopo In the Land of Blood and Honey: “Ho letto il brillante libro di Laura Hillenbrand e sono stata talmente toccata dall’eroica vicenda di Louis Zamperini tanto da cogliere al volo l’opportunità di fare il film – ha dichiarato l’attrice e regista – Louis è un vero eroe e un uomo di immensa umanità, fede e coraggio. Sono onorata di avere la chance di narrare la sua storia”. La prima versione della sceneggiatura è stata scritta da Richard LaGravenese e in seguito è stata revisionata da William Nicholson, autore di Les Miserables.

 

Nel maggio del 1943 un bombardiere americano precipita nel mezzo dell’Oceano Pacifico. Dell’equipaggio si salvano soltanto tre membri, uno dei quali è Louis Zamperini, figlio di immigrati italiani. Comincia così, con un minuscolo canotto alla deriva mitragliato dagli aerei giapponesi, una delle più straordinarie odissee della seconda guerra mondiale. Dopo aver percorso 3.200 chilometri in mare nutrendosi di uccelli crudi e fegato di pescecane, i tre sbarcano su un’isola in mano giapponese. Per due anni passeranno da un campo di prigionia all’altro, incontrando sadici aguzzini come il sergente Watanabe e misurandosi ogni giorno con la possibilità di essere uccisi, fino alla resa del Giappone e alla liberazione. Questa, per Louis Zamperini, è solo l’ennesima prova di una vita avventurosa sin dall’infanzia: giovanissimo delinquente di strada, aveva trovato nell’atletica leggera una via d’uscita, diventando un campione di mezzofondo e partecipando con onore ai 5.000 metri alle Olimpiadi di Berlino del 1936, dove aveva ricevuto i complimenti di Hitler. Reclutato nell’aviazione nel 1940, mentre si stava preparando alle sue seconde Olimpiadi, prima di precipitare con il suo B24 nel Pacifico era sopravvissuto a durissimi combattimenti alle Hawaii. Conclusa la guerra, anche il rientro in patria non è semplice: gli incubi lo tormentano, portandolo a rifugiarsi nell’alcol. Poi il matrimonio con una ragazza di buona famiglia, bella e intelligente, e la riscoperta della fede.

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19 Dicembre 2012

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