100autori: Interrompere le attività per la tutela della salute

Responsabilità, razionalità e non cedere al panico. 100autori accoglie l’appello lanciato dal Premier Giuseppe Conte


Responsabilità, razionalità e non cedere al panico. 100autori accoglie l’appello lanciato dal Premier Giuseppe Conte e invita tutte le società, aziende, stabilimenti e laboratori che non possono concretamente garantire le distanze di sicurezza tra lavoratori e, più in generale, lo scrupoloso rispetto delle indicazioni impartite dal Governo per la tutela della salute pubblica, ad interrompere immediatamente le proprie attività a tutela della salute dei lavoratori. In questo momento di crisi e in cui viene chiesto di evitare ogni piccolo o grande assembramento è opportuno sospendere le attività, in ottemperanza all’ordinanza che ha già chiuso teatri, cinema, musei e gli altri luoghi della cultura. Una scelta difficile, ma doverosa. 

“Quando tutto sarà finito lavoreremo per riportare la gente al cinema, a teatro, a viaggiare per sentire il piacere della vita, perché è questo che il virus rischia di toglierci – dice il portavoce dei 100autori, Roberto Andò – Torneremo presto a fare film, serie e spettacoli che ci faranno riflettere anche su quello che abbiamo vissuto, come è sempre stato”. 

In una situazione di massima emergenza, dove l’elevatissimo rischio sanitario si interseca inestricabilmente con il blocco delle attività produttive e distributive dell’intero comparto audiovisivo, 100autori sente la necessità e l’obbligo di offrire il proprio contributo per tentare di individuare linee di azione che possano portare al superamento dell’attuale stato di assoluta emergenza.

a) Incentivi allo sviluppo di prodotto audiovisivo. Proprio in quanto le attività più prettamente produttive si sono dovute bruscamente arrestare (a tutela del prioritario interesse sanitario nazionale), si propone di dare impulso alle fasi di sviluppo. Sviluppare le parti letterarie-editoriali di prodotti audiovisivi rappresenta un’attività di primaria importanza per qualsivoglia casa di produzione e, forse, in questo momento in cui è necessario limitare/azzerare le prossimità fisiche e sociali, proprio lo sviluppo – sostenibile in c.d. smart working (contrattualizzazione, scrittura, revisioni, consegne e riletture, etc.) – può essere uno strumento da incentivare. Si propone, dunque, un provvedimento emergenziale di fiscalizzazione integrale degli oneri sociali gravanti sugli incarichi di scrittura, così da offrire alle società di produzione un incentivo a dedicare sforzi a tale attività. Ai fini della copertura erariale di tale auspicato provvedimento, si propone che vengano allocate minori risorse – nella misura di impatto del provvedimento di fiscalizzazione – in favore del plafond generale del Tax Credit (che in fase di blocco delle produzioni, sanati gli arretrati pregressi già maturati) potrebbe restare in buona parte inutilizzato e “giacente”.

b) Istituzione di un Fondo Progettazione e Sviluppo del Cinema e dell’Audiovisivo. In termini più generali, nella logica di “ognuno faccia la sua parte”, 100autori propone la possibilità per i propri associati di devolvere in favore di un Fondo di progettazione e Sviluppo del cinema e dell’audiovisivo il 10% della propria quota della prossima ripartizione di proventi da “copia privata”. E’ importante proiettarci a quando sarà tutto rientrato. Chi avrà sviluppato progetti sarà pronto a ripartire con il giusto slancio per affrontare il mercato e per riavvicinare il pubblico alla sala e al cinema. Di certo non saranno importi “risolventi”, ma si ritiene che quando ognuno fa la sua piccola parte, l’unione e l’unità di tutti potrà fare la differenza.

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10 Marzo 2020

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