100 Cine Città

Compie un anno Centocittà, l’iniziativa voluta dal ministero dei Beni Culturali e attuata da Cinecittà Holding per diffondere il cinema italiano ed europeo sul territorio con un incentivo di 25mila € (ora 23mila) agli esercenti che sostengano la programmazione di qualità. Hanno aderito 122 sale in 117 città, ma solo 88 sono riuscite a raggiungere l’obiettivo richiesto (un certo numero di giornate) sia per mancanza di copie disponibili sia per scelte concorrenziali. Tuttavia nel 2005 le richieste sono cresciute, arrivando a 241, nonostante – o forse a causa della crisi e dell’andamento negativo della stagione (-13,94% nei primi cinque mesi).

“Stiamo lavorando per correggere i decreti attuativi sull’esercizio e dare ulteriore sostegno”, ha sottolineato Gaetano Blandini, DG Cinema. Ad Alessandro Usai, anche presidente di Centocittà, è toccato invece spiegare la politica del progetto, che nasce dall’eccezione culturale. “Il successo nel programmare questo tipo di cinema sarà fondamentale nel decidere ulteriori forme di sostegno”, ha detto. Il presidente di Cinecittà Holding, Carlo Fuscagni, a questo proposito, ha rilevato quanto sia decisiva la difesa del cinema europeo in tutto il Continente: “Sono reduce dal festival di Mosca: anche in Russia, purtroppo, il cinema americano ha la prevalenza sul mercato, arrivando all’80%”.

Convinti fautori di Centocittà i dirigenti di categoria: Mimmo Dinoia della Fice, che ha invitato i distributori a dare più copie al circuito Centocittà; Francesco Giraldo dell’Acec e Walter Vacchino dell’Anec. Vacchino ha indicato alcune priorità. Investire nella promozione, migliorare i criteri della distribuzione, qualificare sempre più la sala rispetto agli altri media, combattere la pirateria online.