10:25 – Arriva in sala “Secondo tempo” sulla violenza negli stadi

Esce il 23 aprile in 20 sale Secondo tempo, opera prima di Fabio Bastianello, che racconta la violenza negli stadi. 

Il regista, 38 anni di Milano, allievo di Ermanno Olmi, ha girato la sua opera nello stadio olimpico di Torino, scegliendo come soggetti 100 ultras della squadra piemontese ed esponenti delle forze dell’ordine. In centocinque minuti vengono messi in scena i mille volti dell’irruenza tifaiola tramite l’indagine di un poliziotto  su alcuni tifosi che durante una partita scatenano la loro rabbia per un errore dell’arbitro.

“Il mio intento è semplicemente quello di riportare fedelmente quanto accade nelle curve degli stadi italiani – dichiara Bastianello – raccontando una giornata tipo che diventa un evento eccezionale. Per raggiungere questo obiettivo ho frequentato per diversi mesi gli stadi e mi sono avvalso della consulenza di veri ultras”.

Il film che ha come colonna sonora una canzone di Davide De Marinis: “Il mio film è un prodotto inusuale e inconsueto rispetto ai canoni cinematografici a cui siamo abituati. Proprio nella diversità sta la sua forza. Si potrebbe quasi definirlo brutto, nel senso che non rispetta le classiche regole della cinematografia, specialmente quella italiana. Le scelte dell’unico piano sequenza e del cast composto anche da veri ultras sono fattori che concorrono a creare un risultato borderline, una via di mezzo tra documentario e il lungometraggio”.

Una strada, in verità, già percorsa dal celebre Ultrà di Ricky Tognazzi, del 1990, e dall’assai più recente L’Ultimo ultras di Stefano Calvagna.