Il cineasta britannico Alex Cox, autore di culto di opere quali Repo Man, Sid e Nancy, Diritti all’inferno, Walker, si era appassionato ai “western spaghetti” quando studiava all’UCLA.
Il suo dizionario personale del prolifico genere italo-europeo era stato pubblicato nel 2009 in Gran Bretagna. Ricompare ora in Francia in una nuova versione deluxe, aggiornata e illustratissima, con il titolo ‘10.000 façons de mourir’. Point de vue d’un cinéaste sur le western italien (Carlotta Films).
Cox analizza la saga estetica, economica e sociale dei western all’italiana definendo il genere come uno dei più politici, contestatori e anarchici dell’intera storia del cinema. Un link inaspettato tra il feticismo surrealista di Buñuel e il radicalismo del movimento punk, questo genere secondo Cox rimanda alla chambara di Kurosawa, all’emergere del queer, alla cultura pop anni ’60, al mito di Marlon Brando, al teatro post-elisabettiano. Il volume tratta degli stratagemmi finanziari dei produttori e dei rapporti spesso conflittuali tra registi, sceneggiatori, direttori della fotografia, arredatori, compositori. Su questi ultimi troneggia Ennio Morricone.
Affascinanti i ritratti dei grandi attori: Gian Maria Volonté, Klaus Kinski, i carismatici Lee Van Cleef, Clint Eastwood, Fernando Sancho. Il volume è dedicato alla memoria di Giuliano Gemma, Carlo Lizzani, Tomas Milian e Giulio Questi.Ispirandosi alle ricerche storiche di Christopher Frayling e Marco Giusti, Cox analizza innumerevoli pellicole sia famose che dimenticate. «Alcuni film internazionali hanno esercitato una notevole influenza sul western italiano. E uno di loro non è neppure un western: La sfida del samurai (1961) di Akira Kurosawa e I due volti della vendetta (1961) di Marlon Brando».
Il critico e giornalista è in uscita con ben tre testi, due saggi e una raccolta di racconti
È disponibile online e in libreria dall’11 marzo ‘Percepire‘, esplorare, avventurarsi. Introduzione al cinema sperimentale di Stan Brakhage, monografia firmata da Cristiano Bellemo e pubblicata da Cinematografo Edizioni nella collana...
Il 1° gennaio sarà in sala l’attesissimo Nosferatu di Robert Eggers. Per l’occasione Luca Ruocco, già giornalista, critico, attore teatrale, fumettista e organizzatore del Fantafestival, da dato seguito al suo libro vampiresco per ragazzi ‘Denti da latte’
Ispirato da sogni bizzarri, Luca Ruocco (già tra gli organizzatori del Fantafestival, scrittore e giornalista) ha ideato una docu-serie che esplora il mondo della cultura horror italiana. Con la regia di Paolo Gaudio e un team di collaboratori stravaganti, Il Giro dell’Horror supera rocamboleschi imprevisti, come querele inattese, rapimenti e persino viaggi nel tempo, per completare una prima stagione che racconta le carriere di tre icone del genere: il regista Domiziano Cristopharo, il compositore Fabio Frizzi e il maestro del terrore Lamberto Bava