“Sto preparando un film sulla necessità di pace. Ci lavoro da tanto tempo e con un po’ di fortuna dovrei riuscire presto a realizzarlo. La pace dovrebbe essere la nostra massima aspirazione ma al momento siamo più focalizzati a volere così tante altre cose. Ad accumulare sempre più roba, vogliamo tutti essere ricchi… Abbiamo dimenticato quali siano le cose realmente preziose a cui aspirare e la pace è la più importante”, queste le parole di Wim Wenders all’ANSA, ospite dell’Accademia dei Lincei di Roma, dove riceve il Premio Internazionale Antonio Feltrinelli per le Arti, destinato al Cinema, alla presenza del presidente Sergio Mattarella.
“Io sono nato nel 1945 ed ho vissuto nel più lungo periodo di pace che abbiamo avuto, sono arrabbiato per aver perso quella pace”. Come cineasta, Wenders ha sempre raccontato l’umanità, nelle sue speranze, miserie e bellezze: “Oggi non è facile avere speranza nell’essere umano, ma sono un eterno ottimista nei confronti delle persone. Anche se sembra che abbiamo dimenticato in gran parte da dove veniamo, quali siano i nostri valori. Le persone devono agire insieme. E dobbiamo essere felici di vivere in Europa, un continente dove vale ancora la ragione. Dobbiamo alzare la nostra voce, che sembra essere l’unica voce sensata rimasta“. (n/b)
Con Federica Pontremoli presidente, la Giuria del riconoscimento dedicato alle sceneggiature di autori 16-30 anni, istituito nel nome di Matteo Caenazzo, ha conferito i premi 2025 al Teatro La Fenice di Venezia
Sette sono le opere finaliste, selezionate da una giuria di registi, sceneggiatori, attori e produttori per la 44ma edizione del premio a Gorizia
Lo ha deciso la giuria presieduta da Sarah Zappulla Muscarà e composta da Simonetta Agnello Hornby, Felice Cavallaro e Arianna Mortelliti
Alla Casa del Cinema il 14 luglio il riconoscimento e omaggio targato CNA. Annunciati i premi alla carriera a Valeria Fabrizi e Leo Gullotta