Viviane Reding e il cinema europeo

La giornata europea del cinema ha ospitato sulla Croisette i rappresentanti dei 25 paesi dell’Europa allargata e 13 ministri della Cultura dell’Unione, assenti Giuliano Urbani, il quale però arriverà oggi, e il responsabile inglese. Accolta dal presidente del festival, Gilles Jacob e dal ministro della Cultura francese Jean Jacques Aillagon, la commissaria europea della cultura e degli audiovisivi Viviane Reding. C’è “unanimità dei ministri della cultura europei nel ricercare i mezzi per sostenere e sovvenzionare la creatività – ha sottolineato la Reding – Nel nuovo millennio ogni nazione, ogni regione, avranno il diritto e il dovere di sostenere le singole cinematografie del continente con strumenti legislativi adeguati perché il nostro cinema si rafforzi proprio nelle diversità”.
La commissaria europea ha poi sottolineato l’importanza strategica di un’azione educativa verso il pubblico più giovane, “la generazione zapping”, alla quale bisogna insegnare a vedere un film: “Per questo abbiamo varato la seconda edizione di Cinedays che coinvolge scuole, sale e internet in tutta Europa”.
L’evento verrà organizzato probabilmente dal 10 al 25 ottobre 2003. Jean Jacques Aillagon ha poi precisato, in accordo con le posizione di Viviane Reding, che “i rappresentanti dell’Ue sono tutti d’accordo sugli obiettivi: rispettare la diversità culturale e considerarla parte del futuro trattato d’Europa, migliorare la circolazione dei film europei, prendere iniziative per aumentare il numero delle coproduzioni e creare un pubblico europeo e una vera e propria cultura cinematografica presso il pubblico”.