“Con i 151 ruoli interpretati, possiamo affermare che Vittorio De Sica è stato il primo attore (prima ancora di Alberto Sordi) a raccontare le tante sfaccettature dell’Italia che cambia”: così il direttore della Cineteca di Bologna, Gianluca Farinelli, ha introdotto la mostra Tutti De Sica, allestita nella Galleria del Cinema Modernissimo di Bologna, dal 1 ottobre 2024 al 12 gennaio prossimo, con immagini, foto dentro e fuori dal set, oggetti di culto, documenti personali provenienti dagli archivi, “il baule dei ricordi” che i figli Emi, Manuel e Christian hanno donato alla cineteca del capoluogo emiliano.
La mostra è curata dallo stesso Farinelli e permette di entrare in casa De Sica a 50 anni dalla scomparsa, per rileggere la vita e l’arte di un grande innovatore: da un De Sica sedicenne impegnato in un piccolo ruolo in un film muto, via via fino a quel piccolo capolavoro che è Gli uomini che mascalzoni, dove mostra anche le sue notevoli qualità di cantante, un po’ come facevano i grandi attori hollywoodiani, con Parlami d’amore Mariù. Il titolo della mostra vuole parafrasare Pirandello e il suo narrare: le centomila vite, i suoi centomila personaggi, Tutti De Sica, appunto. (n/b)
La mostra si tiene dal 2 ottobre 2024 al 23 febbraio 2025 al Centro Culturale Altinate San Gaetano
Oltre 70 abiti originali indossati sul set del film di Zeffirelli del 1972, con Graham Faulkner, Judi Bowker, Alec Guinness e Valentina Cortese, realizzati da Casa d'Arte Cerratelli
A cento anni dalla sua nascita, il Museo Nazionale del Cinema di Torino e Distretto Cinema rendono omaggio all'attore, con mostre, iniziative e retrospettive
Si ritrovano tutti i luoghi dell’immaginario del grande regista, tra ossessioni, incubi e suggestioni pittoriche. Centrali Suspiria e Inferno