“Con i 151 ruoli interpretati, possiamo affermare che Vittorio De Sica è stato il primo attore (prima ancora di Alberto Sordi) a raccontare le tante sfaccettature dell’Italia che cambia”: così il direttore della Cineteca di Bologna, Gianluca Farinelli, ha introdotto la mostra Tutti De Sica, allestita nella Galleria del Cinema Modernissimo di Bologna, dal 1 ottobre 2024 al 12 gennaio prossimo, con immagini, foto dentro e fuori dal set, oggetti di culto, documenti personali provenienti dagli archivi, “il baule dei ricordi” che i figli Emi, Manuel e Christian hanno donato alla cineteca del capoluogo emiliano.
La mostra è curata dallo stesso Farinelli e permette di entrare in casa De Sica a 50 anni dalla scomparsa, per rileggere la vita e l’arte di un grande innovatore: da un De Sica sedicenne impegnato in un piccolo ruolo in un film muto, via via fino a quel piccolo capolavoro che è Gli uomini che mascalzoni, dove mostra anche le sue notevoli qualità di cantante, un po’ come facevano i grandi attori hollywoodiani, con Parlami d’amore Mariù. Il titolo della mostra vuole parafrasare Pirandello e il suo narrare: le centomila vite, i suoi centomila personaggi, Tutti De Sica, appunto. (n/b)
L'incontro sul set del grande fotografo con uno dei padri della cinematografia moderna, il regista Michelangelo Antonioni, nel nuovo spazio museale a lui dedicato
L'allestimento alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna ripercorre la storia dell'Autostrada del Sole, approfondendo l'evoluzione del costume e della società italiana della seconda metà del Novecento
Dal 13 novembre al 15 dicembre 2024 al Museo Nazionale del Cinema, sulla cancellata storica della Mole, la mostra sulla Torino di fine anni ’70. Il 42mo Torino Film Festival ospiterà anche la proiezione ufficiale di Ragazzi di stadio nella sezione Zibaldone
La mostra fotografica a cura di Daniele Luxardo verrà presentata il 14 novembre all’Istituto Italiano di Cultura della capitale spagnola, con 60 fotografie in bianco e nero e a colori