Vigilia di Caimano


Cresce l’attesa per Il Caimano, uno dei film favoriti per la Palma d’oro, che Moretti del resto ha già vinto nel 2001 con La stanza del figlio. Nanni è veramente una celebrità in Francia, dove giornali e riviste gli dedicano uno spazio che di rado è riservato ai cineasti italiani. Un po’ tutti l’hanno anche già intervistato, nonostante le ben note ritrosie nei rapporti con i media. Naturalmente i Cahiers du Cinéma che hanno scelto quattro autori per la copertina dell’edizione del Festival (uno è lui, gli altri tre sono Kaurismaki, Almodovar e Sofia Coppola). Il prestigioso mensile titola la lunga conversazione raccolta a Roma il 21 aprile, “Opposition, action” sottolineando la qualità “strategica, inestricabilmente politica e cinematografica” dell’opera del cineasta. Premiere – meno intellettuale ma pur sempre cinefilo – gioca sul calcistico “Forza Moretti!” ma non disdegna l’aggancio politico e parla di un film che rievoca “gli anni di Berlusconi”. E’ chiaro che il coté impegnato del lavoro di Nanni, specie all’indomani delle elezioni che hanno portato Romano Prodi al governo, fanno gola alla stampa internazionale. Così anche The Hollywood Reporter si sofferma su questo aspetto, domandandosi se il film possa aver giocato un ruolo nella vittoria di stretta misura del centrosinistra, spostando qualche prezioso centinaio di voti. Ma il cineasta di Brunico nega, come ha sempre fatto anche parlando con i giornalisti italiani.

Tuttavia, tra le testimonianze più interessanti che abbiamo trovato spigolando fra giornali e siti, c’è quella del coproduttore francese del film, Jean Labadie, che racconta a cineuropa.org: “Il Caimano ha rappresentato un investimento estremamente importante per Bac Films (20% del totale) poiché Nanni non poteva e non voleva essere co-prodotto da un canale televisivo italiano. La Francia è un partner importante con un 30%, senza dimenticare Vincent Maraval di Wild Bunch che ha partecipato in maniera rilevante”. Labadie chiarisce anche perché un film tanto radicato nell’anomalia italiana abbia una sua innegabile universalità: “Al di là di Berlusconi, contiene una critica generale ai problemi della maggior parte delle democrazie europee”.
Dall’Italia infine arriva un applauso al film da parte del neo-ministro della Famiglia Rosi Bindi, favorevole anche a un possibile ritorno del girotondismo: ”Quel biennio risvegliò il centrosinistra. Guai se ne perdiamo lo spirito. Furono poste questioni centrali: conflitto di interessi, Costituzione, pace, legalità, giustizia, scuola, sanità. Impegni che ora sono nel nostro programma. Se vi verremo meno, se non regoleremo
il conflitto di interessi, se tradiremo l’amore della legge, ci ritroveremo ancora di fronte il nostro popolo arrabbiato”. E magari un “Caimano 2”.

autore
21 Maggio 2006

Articoli

Una delle illustrazioni del progetto
Articoli

Argento Reloaded by Luca Musk

L'artista Luca Musk e Franco Bellomo presentano il progetto espositivo dedicato al Maestro del Brivido. Una collezione di illustrazioni d'atmosfera che fanno rivivere i set di Argento e la loro magia

Articoli

The Arch., quando gli architetti diventano oracoli

Il documentario d'esordio di Alessandra Stefani ci porta in un viaggio lungo i quattro continenti alla scoperta delle prospettive che ci offrono i più importanti architetti contemporanei per un mondo più sostenibile. In sala con Adler dal 27 al 29 settembre

Articoli

Buon 2018 ai lettori di CinecittàNews

La redazione va in vacanza per qualche giorno. Riprenderemo ad aggiornare a partire dal 2 gennaio. Auguriamo un felice 2018 a tutti i nostri lettori.

Articoli

Cattivissimo 3 sfiora i 15 milioni

E' ancora Cattivissimo 3 a guidare il box office per il terzo weekend, con 2.471.040 euro. Al 2° posto, con 1 mln 919mila euro, sfiorando i 6 mln totali, il kolossal di Christopher Nolan Dunkirk


Ultimi aggiornamenti