VideoCittà 2025 tra San Francesco, Brian Eno e Quayola

L'edizione numero VIII dal 3 al 6 luglio al complesso Eni del Gazometro Ostiense: per il progetto ideato da Francesco Rutelli e diretto da Francesco Dobrovich, tra gli ospiti Caterina Guzzanti e - per la videoarte - LuYang, per la prima volta a Roma


Cosa c’entrano Il Cantico delle Creature e Brian Eno? La risposta vive in VideoCittà 2025 – Il Festival della Visione e della Cultura Digitale, progetto ideato da Francesco Rutelli con la direzione creativa di Francesco Dobrovich, che per l’edizione numero VIII (dal 3 al 6 luglio) celebra l’800° anniversario del Cantico di San Francesco, concentrandosi sul Sole come simbolo di vita, luce e energia.

E infatti Solar è il titolo della grande installazione site specific che avvolgerà il Gazometro G4, monumento simbolo della Roma contemporanea, affidato alla visione dell’artista capitolino Quayola.

Nel complesso Eni del Gazometro Ostiense, tra esperienze di Virtual Reality e Talk, anche la prima italiana di Eno, doc generativo su Brian Eno di Gary Hustwit. Tra gli ospiti, Caterina Guzzanti e – per la videoarte, per la prima volta in Italia – LuYang.

È Francesco Dobrovich, maestro di cerimonie alla presentazione dell’edizione corrente di VideoCittà, a parlare di “un traguardo non scontato, per un Festival che sta diventando un punto di riferimento. Questa sarà un’edizione solida, ci siamo consolidati sulle categorie che ci distinguono, con un programma frutto di tante collaborazioni con talent, artisti, innovatori”, così introduce il progetto 2025, passando la parola al suo creatore.

Francesco Rutelli, ideatore e presidente, non ha dubbi che “VideoCittà è, rimane e rimarrà, un evento di interesse internazionale; il Pinus Pinea, simbolo del manifesto, propone un tema ecologico sensazionale” e, restando in argomento, celebra “Eni – che ospita l’evento, a cui va dato riconoscimento di una bonifica che restituisce il sito anche alla città”. E poi, chiosa Rutelli, “ecco un tema di contenuti che mi sta a cuore: dal 2 luglio con la preview per istituzioni e media, ecco il legame speciale con San Francesco, per cui ci sembra che Roma debba ricordare universalmente questo soggetto”.

Sul palco del campus WWP di Roma, l’onorevole Federico Mollicone – presidente Commissione Cultura, Scienza, Istruzione alla Camera dei Deputati, commenta che “VideoCittà vuol dire portare avanti un esperimento in un luogo simbolo della ricerca e dell’innovazione; dedicando a un tema così antico e spirituale l’arte contemporanea di Quayola, che ci ha abituati a un’incredibile sintesi tra AI e codici secolari, per cui la videoarte è ormai codice espressivo. VideoCittà è diventata un punto di riferimento nazionale. Per il traguardo 2030, in vista della Città dei Giovani, auspico possa diventare un polo dell’innovazione”.

Dobrovich continua la presentazione parlando della quadrilogia delle installazioni create con Eni, per cui Gloria Denti, head of Brand Communication Eni, spiega che “dopo un po’ di anni mi trovo a ripetere che questo sia un viaggio: i compagni hanno il destino di litigare per sempre o continuare insieme per sempre. Siamo fermamente convinti che l’incontro sia un catalizzatore. Noi siamo come un operatore dei Tartari operaio: energie diverse creano un’energia unica, così è vero anche per la nostra azienda che quest’anno con VideoCittà racconta il sole, un’energia unica. Proviamo a raccontare in linea con VideoCittà una storia che cresce e cambia”.

Dobrovich, ancora, ricorda tutte le caratteristiche dimensionali e tecniche del Gazometro romano, “il più grande cilindro metallico d’Europa”, questo anche per dare la parola a Davide Quayola, artista che conta due pregresse esperienze con VideoCittà: è stato il primo premiato e poi con lui hanno portato una performance a Dubai 2020. Mentre sullo schermo che fa da fondale al palco scorrono immagini della sua esibizione dello scorso anno a Cinecittà, l’artista romano racconta di “una passione nata da bambino per l’esplorazione delle tecnologie, esplorando i lati più oscuri della creatività”; si dice ammirato Quayola di essere “tornato a Roma dopo quasi 20 a Londra e aver trovato una realtà capace di prendere questi linguaggi e comunicarli a un pubblico ampio. Mi sento un po’ un ambasciatore di questa nuova creatività, che è molto bello condividere con questa piattaforma così strutturata”. In particolare, “con Solar la sperimentazione si fa sul campo, con un elemento di rischio: il progetto nasce dall’osservazione di fenomeni naturali, dalla nostra relazione con il sole, da come la luce attraversi l’atmosfera. Tra studi scientifici e percettivi, nell’eritage della pittura di paesaggio, ecco un’esperienza che celebri l’esperienza, che possa portare le persone in un vissuto fisico”. Da un punto di vista realizzativo, Quayola spiega in sintesi che si tratterà di “un braccio robotico al centro del Gazometro: per me vale il come si usi la tecnologia, l’idea della gestualità algoritmica/robotica è molto importante. Penso che l’idea di osservazione della Natura come gesto primordiale trascenda la tecnologia”.

Il racconto di VideoCittà 2025 continua con la prima nazionale di Ayahusca – Kosmic Journey, che sarà visibile in VR, “un’esperienza premium: il film di Jan Kounen sarà di quelle che si vedono in pochi scenari contemporanei”, per il Direttore Creativo, che continua confermando anche la presenza del salotto di Rai Cinema, dove sarà possibile “vedere Nebula di Omar Rashid, mostrata lo scorso anno, ma adesso visibile in VR”.

Mentre per la sezione videoarte, la co-curatrice Rä Di Martino spiega come quest’anno siano “molto legati all’estetica di gaming, come con LuYang: il suo lavoro è molto connesso alla filosofia buddista; ha fatto due Biennali di Venezia (2015/2022) e lei verrà in presenza per la serata di apertura”, e qui l’annuncio della presenza dell’artista cinese, e del creatore del cino-futurismo, Lawrence Lek; oltre alla giovanissima Federica Di Pietrantonio, che lavora a In Situ – Tor Bella Monaca: “nata nel ’96, parla molto di costruzione di identità”.

Dobrovich racconta poi di “Eno, doc realizzato con AI, per cui ogni volta che viene presentato viene montato live da Gary Hustwit, quindi non è mai lo stesso. È dedicato a Brian Eno, icona della digital culture”.

E, a proposito di AI, il Direttore dà appuntamento per “uno slot curato da One More Pictures, partner storico, su creatività artistica e Intelligenza Artificiale, occasione per avere spunti di riflessione”. Il panel Creatività Aumentata: l’Arte incontra l’AI per Rutelli è spunto per ricordare come “ci sono artisti che si avvalgono anche… dell’AI: VideoCittà  cerca di essere il luogo in cui si presentano, discutono, e si mettono in discussione, con esperienze creative che se usano AI ne sono consapevoli. One More Pictures aveva fatto campagne molto interessanti nelle scuole sull’uso di Internet e con loro parleremo delle implicazioni dell’AI, ecco un grande tema di VideoCittà, forse il più attuale al mondo“.

È poi il momento de Il miglior Internet di sempre, “una mostra offerta al pubblico nei cambi palco, con fenomeni internazionali come Trevis Scott, contenuti che noi portiamo dalle tasche (telefoni cellulari) a formati mastodontici per celebrare la creatività digitale”, ed è qui che, tra gli altri, è fissato in agenda anche il talk con Caterina Guzzanti.

Infine, Francesco Dobrovich annuncia “una grande novità di produzione / fruizione dei contenuti: bisognerà prenotarsi una fascia oraria per l’installazione, possibilità che permette una grandissima libertà, il non essere prigioniero della fila ma poter dedicare 30 minuti a Solar per poi essere liberi di fruire il resto dell’evento. L’acquisto dei biglietti è possibile direttamente sul sito di VideoCittà – www.videocitta.com/biglietti-2025/“.

 

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13 Maggio 2025

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