Vacchino: il governo s’impegni per l’esercizio

Il 60% circa dei biglietti cinematografici sono venduti nelle monosale e gli esercenti di queste strutture non possono essere abbandonati a loro stessi, ad aspettare “che lentamente si estinguano per asfissia”. A lanciare l’allarme è Walter Vacchino il presidente dell’Anec, l’associazione esercenti cinematografici, che denuncia sulle pagine del ‘Giornale dello Spettacolo’ le difficoltà degli esercenti italiani “alle prese con un processo di trasformazione del mercato e del sistema sala che si sta sviluppando in una situazione di sostanziale mancanza di regole e di accentuata difficoltà di rapporti intercategoriali”.
Per Vacchino spetta alle categorie adottare ogni possibile strumento professionale e imprenditoriale per superare le difficoltà, ma “un ruolo fondamentale di intervento spetta ai pubblici poteri”. Sull’apertura sale l’Anec propone di modificare il regolamento ormai del tutto obsoleto, e di autorizzare i nuovi insediamenti a seguito di un’analisi accurata delle caratteristiche del territorio. Sugli accordi intercategoriali tra esercizio e noleggio è stato già fatto un primo passo con il recente accordo tra l’Anec e i distributori dell’Unidim sul “codice comportamentale” e ora sarà aperto un dialogo direttamente con l’Autorità Garante.