Un’Odissea in lingua sarda: ‘Némos, andando per mare’, il nuovo film di Marco Antonio Pani

A partire dall’8 maggio, approda nelle sale cinematografiche italiane Némos, andando per mare, il nuovo film di Marco Antonio Pani, prodotto da Altamarea Film e distribuito da Myculture. La sua prima uscita ufficiale si terrà al Cityplex Moderno di Sassari.

Si tratta di un’Odissea mai vista prima – dopo il meraviglioso Itaca, il ritorno di Uberto Pasolini e in attesa di Christopher Nolan – raccontata in lingua sarda e interpretata da pastori, contadini, artigiani, pescatori e marinai. Attraverso la tecnica dell’improvvisazione guidata, prende vita una narrazione epica e ironica, dolceamara e universale, dove modernità e tradizione si intrecciano in un ritratto poetico della Sardegna.

Non solo un adattamento fantastico del capolavoro di Omero, ma una favola in bianco e nero, sospesa nel tempo, che riflette con delicatezza e umorismo su temi come l’amicizia, l’accoglienza, il cambiamento e il senso di appartenenza. Un viaggio onirico che parte e ritorna sempre nello stesso luogo: un’isola antica e attuale, la Sardegna.

Anche qui c’è del pasoliniano, ma nel senso di Pier Paolo.

Il film è stato presentato il 7 maggio a Sassari dallo stesso regista Marco Antonio Pani, affiancato dal produttore Mario Castagna e dal protagonista Giovanni Masia, allevatore e attore non professionista, già collaboratore di Pani in opere precedenti come Panas, Capo e croce e Il maialetto della Nurra.

Nel cast figurano volti isolani: Francesca Niedda nei panni della dea Atena, Silvia Senes in quelli di Calipso e Luana Fais (al debutto) nel ruolo di Nausicaa. Valentina Carta interpreta la regina Arete, mentre Francesco Spada veste i panni del re Alcinoo. A dare ulteriore voce alla cultura sarda ci sono i poeti estemporanei Giuseppe Porcu e Bruno Agus, che introducono la storia in versi, accompagnati dai gruppi di canto a tenore di Orosei.

Accanto ai personaggi mitologici, la narrazione si popola di figure autentiche e spontanee come Coccoi, Rafaele, Cartuccia, Giommaria, Domenico e Ventroni, i cui nomi sono tratti direttamente dalla vita reale degli interpreti.

“L’idea risale al 2006, subito dopo Panas, ma ha preso forma solo nel 2017 – racconta Pani – Volevo riscrivere l’Odissea come se emergesse dalle profondità della nostra tradizione orale, fatta di leggende, poesia, musica e storie popolari che mutano continuamente. Da qui la scelta dell’improvvisazione, che ha dato al film una forza espressiva genuina, giorno dopo giorno”.

Questa spontaneità ha influenzato anche l’evoluzione del trucco, delle scenografie, della fotografia e dei costumi, arricchendo ogni elemento del film.

Mentre il cast è interamente sardo, la troupe vanta una composizione internazionale: la direttrice di produzione Anna Maria Del Grande proviene dal Brasile e il direttore della fotografia Quique Lopez Real dalla Catalogna. Tra i professionisti sardi spiccano Stefania Grilli e Salvatore Aresu (costumi), Pietro Rais (scenografia), Gerolama Sale (acconciature), Carla Aledda (trucco) e Stefano Guzzetti, autore della colonna sonora, disponibile su Spotify dal 9 maggio.

Il film è stato realizzato con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna (Assessorato della Pubblica istruzione, Beni culturali, Informazione, Spettacolo e Sport), con il sostegno della Fondazione Sardegna Film Commission, ISRE, diversi Comuni e fondazioni locali, oltre alla collaborazione di numerose realtà culturali dell’isola.