Undici italiani a Montreal?

Nel segno dell’Italia, di una passione comune che accomuna selezionatori di gusti diversi e rappresentanti di diverse idee del cinema, 4 direttori dei più significativi festival di cinema del continente americano si sono ritrovati oggi a Cannes, ospiti di Italia Cinema. Nel padiglione “Cinema Italiano” c’erano Geoffrey Gilmore di Sundance Festival, Richard Pena del New York Film Festival, Kelley Alexander responsabile dell’Industry Office del festival di Toronto e Serge Losique, presidente del Festival du Monde di Montreal.
“E’ ormai indiscutibile che il nuovo cinema italiano abbia creato un fermento, un interesse e una passione che si era smarrita negli anni. Prova ne sia che la Lincoln Center Society ormai da 3 anni dedica uno speciale festival ai nuovi talenti italiani, ‘Open Roads’ che comincia il 30 maggio e che ha raggiunto la popolarità della corrispondente vetrina del cinema francese”. “C’è una corrente di simpatia e interesse che cresce sempre di più – dice Gilmore – e che può portare ottimi risultati, non solo nella fiction, come dimostra il grande successo della vetrina dei documentari da tutto il mondo che abbiamo inaugurato nel gennaio scorso. E non dimenticate che il primo film di Emanuele Crialese, anni prima di Respiro, debuttò proprio al Sundance”.
Sull’importanza dei mercati nord-americani e sull’attenzione che gli operatori italiani vi prestano di questi tempi hanno convenuto Kelley Alexander (Toronto) e Giulia Filippelli (Rai Trade), mentre Serge Losique ha annunciato che vorrebbe presentare quest’anno ben 11 titoli italiani nel programma di Montreal. Ma le date della rassegna del Quebec, ormai molto simili a quelle della Mostra di Venezia e molto vicine al “concorrente” Toronto, potrebbero creare un problema diplomatico di cui a Cannes si parla già con accenti polemici.