Dopo aver gettato nel panico l’economia mondiale con i suoi dazi incondizionati per qualsiasi prodotto proveniente dall’estero, Donald Trump ha puntato anche l’industria cinematografica al grido di “WE WANTS MOVIE MADE IN AMERICA, AGAIN!” (“vogliamo film realizzati in America, di nuovo!”). Il presidente degli Stati Uniti ha scritto un lungo post su Truth in cui annuncia l’intenzione di imporre dazi del 100% su qualsiasi film non sia prodotto negli States. L’obbiettivo è quello di salvare una Hollywood “devastata” dagli incentivi esteri che, come in una sorta di “propaganda”, hanno portato registi e studios lontano dagli USA. Una vera e propria “minaccia alla sicurezza nazionale”.
Secondo Trump “L’industria cinematografica in America sta morendo di una morte rapida”. Per questo il presidente autorizza “il Dipartimento del Commercio e il Rappresentante per il Commercio degli Stati Uniti ad avviare immediatamente il processo per l’istituzione di una tariffa del 100% su tutti i film che arrivano nel nostro Paese e che sono prodotti in paesi stranieri”.
Se la proposta dovesse diventare effettiva, ne potrebbero risentire blockbuster di grandissima portata come Avengers: Doomsday, le cui riprese si stanno svolgendo in Inghilterra, e The Odyssey di Christopher Nolan, girato per gran parte in Sicilia.
(C.DA)
"Le produzioni americane beneficiano dei nostri incentivi fiscali" sottolinea l'Ad di Cinecittà, commentando il proposito di Trump di voler tassare l'industria cinematografica straniera
Alla vigilia degli Oscar, il film di Jordan River ha debuttato negli Stati Uniti con il titolo Joachim and the Apocalypse al Los Angeles Italia Film Festival, presso il TCL Chinese Theatre di Hollywood
Il film con Antonio Albanese e Virginia Raffaele è stato recentemente proiettato a Parigi presso la sede dell'Unesco ed è già uscito in Israele e Germania
Il film sarà il 23 gennaio al cinema Publicis, a due passi dall'Arco di Trionfo, per il secondo Gala du cinéma italien