Cannes 2003: è partito il toto-titoli. A dare il via al gioco primaverile delle previsioni, la prestigiosa rivista “Screen”, che cita due italiani, già apprezzati in sala, tra i possibili candidati: Il cuore altrove di Pupi Avati e Ricordati di me di Gabriele Muccino.
Ma segnala anche Piazza delle cinque lune di Renzo Martinelli e Il miracolo di Edoardo Winspeare, magari per qualche sezione collaterale, e infine il megaprogetto di Peter Greenaway The Tulse Luper Suitcase, che vede la presenza dell’italiano Gherardo Pagliei nel pool produttivo. Improbabile, sempre secondo “Screen”, la partecipazione di Ermanno Olmi, Ettore Scola, Luciano Emmer e Bernardo Bertolucci, tutti impegnati al montaggio. In particolare è quasi certo che The dreamers sarà alla Mostra di Venezia. Rimangono di sicuro fuori Marco Bellocchio, i fratelli Taviani e Paolo Virzì i cui set sono partiti da poco tempo.
Ma i giochi non sono certo fatti. Nei due mesi che ci separano dall’inizio della 56/a edizione del Festival, in programma dal 14 al 25 maggio, si continua a mettere a punto il programma. In particolare, il direttore Thierry Fremaux e il nuovo coordinatore della Quinzaine, François da Silva, prevedono un soggiorno in Italia fra il 20 marzo e il 10 aprile per visionare i film prodotti nell’ultimo anno e inediti fuori dall’Italia. Anche quest’anno Italia Cinema collabora segnalando le nuove opere, compresi esordi, cortometraggi e documentari.
I selezionatori di certo non potranno trascurare Roberto Faenza (Prendimi l’anima), Ferzan Ozpetek (La finestra di fronte), Carlo Verdone (Ma che colpa abbiamo noi), Mimmo Calopresti (La felicità non costa niente), Enzo Monteleone (El Alamein), Marco e Luca Mazzieri (Giovani). Un outsider è il musicista Franco Battiato con la sua opera prima Perduto amor: Battiato è a Parigi per ultimare la colonna musicale proprio in questi giorni. Tra i film pronti o quasi, figurano anche: Dillo con parole mie di Daniele Luchetti, Il ritorno di Cagliostro di Ciprì & Maresco, Liberi di Gianluca Tavarelli.
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