“Ho girato due film interi qui, proprio qui al Teatro 5, e poi – più volte – anche blocchi di altri film. Una volta – durante la post produzione de La leggenda del pianista sull’Oceano – ho addirittura vissuto qui per due mesi, giorno e notte, dormivo qua, quindi un po’ mi sento a casa mia. Sono molto contento e onorato di essere stato chiamato a inaugurare questo nuovo premio: ringrazio Piera Detassis, l’Accademia del Cinema, Manuela Cacciamani, Chiara Sbarigia, il ministro della Cultura Giuli. Cinecittà e David di Donatello sono una formula magnifica: di David ho avuto il privilegio di riceverne tanti nella mia carriera, sono stati momenti bellissimi della mia vita professionale, e Cinecittà la ritengo casa mia, quindi mi fa piacere ricevere un premio che sintetizza, insieme, queste due esperienze. Lo voglio dedicare a tutti i registi e tutte le registe che in questo momento stanno lavorando al loro primo film: resistete e insistete!”, queste le parole di Giuseppe Tornatore nell’accogliere – dalle mani di Monica Bellucci – il Premio Speciale Cinecittà David 70, promosso in collaborazione con l’Accademia del Cinema Italiano.
Sul palco del Teatro 5 degli Studi di via Tuscolana, accanto alla protagonista di Malèna – e ai conduttori, Elena Sofia Ricci e Mika – per insignire il regista siciliano del Premio, anche Manuela Cacciamani, ad di Cinecittà, luogo che lei racconta come “la casa del cinema italiano e internazionale, dove ogni giorno circa 350 persone vengono a lavorare con grande professionalità: parlo di maestranze, operatori altamente specializzati, collaboratori, che lo fanno con la speranza di dare all’industria il massimo; anche per loro conto, questa sera sono onorata di premiare un poeta, un regista che ha voluto utilizzare questa casa per realizzare progetti importanti, che hanno contribuito a rendere Cinecittà un’icona in tutto il mondo. Una persona speciale, che una volta ha detto: ‘io non so se ho un talento, eventualmente non saprei quale’; ecco, lui, che di talento ha saputo dimostrare di averne tantissimo, con questa frase di grande umiltà ci ha anche insegnato che per essere grandi maestri non c’è bisogno di alzare la voce”.
Intervista a Tecla Insolia, Francesco Gheghi, Andrea Segre, Giuseppe Fiorello, Francesca Comencini, Francesco Costabile, Francesco Di Leva, Celeste Dalla Porta, Lunetta Savino, Valeria Golino, Samuele Carrino, Roberto Proia e Giorgia
Intervista a Lucia Borgonzoni (Sottosegretario alla Cultura), Manuela Cacciamani (AD Cinecittà) e Chiara Sbarigia (Presidente Cinecittà)
I momenti salienti dal tappeto rosso sul set di Roma antica
La regista di Vermiglio, pellicola antimilitarista e vincitrice del David per il miglior film, per la miglior sceneggiatura e molte altre categorie, tiene un incontro con i giornalisti il giorno dopo la premiazione. "Non esistono eroi di guerra - dice - chi fa la guerra diventa stupido"