TORINO PIEMONTE FILM COMMISSION

Ha solo due anni, eppure Torino Piemonte Film Commission, la Fondazione diretta da Giorgio Fossati, è cresciuta in modo esponenziale. A fronte di una crisi pesante del settore industriale, la regione Piemonte e il comune di Torino hanno puntato sullo sviluppo dell’industria immateriale e hanno fatto centro.
Nell’ultimo anno la Regione e il Comune hanno finanziato in misura paritaria la fondazione piemontese per 1 milione e 300mila €. La ricaduta degli investimenti, cioè il totale dei soldi che le produzioni hanno lasciato sul posto in termini di assunzione del personale, diarie, utilizzo delle infrastrutture locali è stata valutata a 28 milioni e 332 mila € circa. Un ritorno notevole nonostante la giovanissima età della struttura.
Sempre secondo i dati della Film Commission, nel 2001 il territorio ha ospitato 24 produzioni di lungometraggi e 2 soap opera, mettendo a disposizione 680 tecnici locali, 290 attori e 4500 comparse per un totale di 162 settimane di lavorazione e 20 di preparazione. Nel 2002 le produzioni ospitate sono 31 (29 lungometraggi e 2 soap), i tecnici locali 528, gli attori 101, e 8370 comparse per 170 settimane di lavorazione e sempre 20 di preparazione.
E per il primo semestre 2003 sono già previste location per 15 lungometraggi, l’85% dei quali per il cinema. Alcuni titoli: Torino San Salvario di Enrico Verra, Nemmeno il destino di Daniele Gaglianone, Ora e per sempre di Vincenzo Verdecchi, Senza freni di Felice Farina, Look left, look right di Sandro Baldoni. Anche il piemontese Marco Ponti ha già assicurato la presenza del suo nuovo set e così Luciana Litizzetto, protagonista e cosceneggiatrice di un film dal titolo non ancora noto.
Il merito è di una struttura agile e autonoma a cui affidarsi a condizione di utilizzare personale locale. La Film Commission fornisce attraverso internet una banca dati di 7000 immagini di location, nella quale scegliere il periodo storico dove ambientare il set. La stessa Fondazione richiede i permessi per le riprese e i costi sono a suo carico. Poi c’è il location manager, Angelo Acerbi, che agevola la scelta delle location, gestisce i rapporti con i vari enti e gli operatori locali, garantendo diverse settimane di presenza gratuita sul set.
Senza contare le infrastrutture: 21 teatri di posa, il Blue Screen più grande d’Europa per le scenografie virtuali e un teatro di 1500 metri quadri con una piscina per le riprese subacquee.
Altra strategia vincente: Torino Film Commission ha investito su una efficiente campagna di promozione internazionale. La Fondazione è stata sponsor ufficiale al Festival di Berlino e al Festival del cinema italiano a Tokyo nel 2002, a Cannes, nello stesso anno, ha curato la grande cena del Marché du Festival, e alla Berlinale del 2003 sponsorizzerà il Tulse Luper Suitcases.
Ultima offerta in catalogo: la banca di idee per il cinema e la tv. 30 spunti originali sulle storie piemontesi di ieri e di oggi, proposti da personalità della cultura locale come Gianni Vattimo, Aldo Grasso e Sergio Pininfarina. Manca solo il regista.