Il doc di Gianluca Matarrese, Gen, è l’unico titolo italiano nel Concorso Internazionale Documentari – Wolrd Cinema Documentary del Sundance Film Festival 2025, dal 23 gennaio al 2 febbraio. Si tratta di una co-produzione Italia, Francia, Svizzera, tra Bellota Films, Stemal Entertainment, Elefant Films, prodotto da Donatella Palermo, Dominique Barneaud, Alexandre Iordachescu.
“Il film affronta dilemmi etici, sociali e legali presenti non solo in Europa e nelle democrazie occidentali, ma anche a livello globale” – afferma Matarrese, per cui “desideri umani, come quello di avere un figlio o di affermare profondamente la propria identità di genere, cambiando aspetto e nome legale, sono universali. Il film si addentra in questi desideri e nelle difficoltà che le persone affrontano per realizzare i propri sogni”. La storia è ambientata all’ospedale Niguarda di Milano con il dottor Maurizio Bini che ogni giorno accompagna coppie infertili nel loro desiderio di diventare genitori e sostiene il percorso di chi intraprende terapie di affermazione di genere. Bini naviga tra i confini del possibile e le pressioni di un mercato sempre più orientato alla mercificazione dei corpi. Il film è scritto da Donatella Della Ratta e Gianluca Matarrese, regista italiano con base a Parigi, che negli ultimi cinque anni ha diretto nove film presentati in festival internazionali tra cui la Mostra di Venezia, Idfa, Cph:dox, Torino Film Festival, Visions du Réel, Biografilm. Ha ricevuto premi come Miglior Documentario Italiano al TFF e il Queer Lion a Venezia. È regolarmente sostenuto da broadcaster come France Télévisions e Arté. Tra i suoi titoli principali figurano Fuori Tutto, La Dernière Séance, Fashion Babylon, Il Posto, Les Beaux Parleurs, Pinned into a Dress e L’Expérience Zola.
Nella sezione competitiva World Cinema Dramatic, selezionato il film di Nadia Fall, Brides, vicenda di due ragazze adolescenti in cerca di libertà, amicizia e identità, che fuggono dalle loro vite difficili con un piano sconsiderato: recarsi in Siria. Nicky Bentham e Marica Stocchi hanno prodotto il film, opera prima realizzata da Neon Films, Rosamont, Rai Cinema, con il contributo del Ministero della Cultura, e il sostegno di BFI, Ffilm Cymru Wales. (n/b)
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