BELLARIA – “La Cineteca Nazionale è l’unico grande archivio a non avere una sala, ma stiamo risolvendo. Presto avremo due spazi nel centro di Roma”. Così il Conservatore del CSC – Cineteca Nazionale Steve Della Casa durante un incontro organizzato al Bellaria Film Festival, in cui ha illustrato il presente e il futuro del più importante archivio cinematografico italiano. “Avremo un’importante partnership industriale, sarà una cosa notevole”. Della Casa, Conservatore del CSC – Cineteca Nazionale dall’aprile 2024, ha raccontato alcune delle novità introdotte, esemplificando le opportunità rappresentate dal restauro e dalla circolazione dei film dell’Archivio, che conta oltre 60mila titoli.
L’incontro a Bellaria fa seguito all’annuncio del Festival della nascita dell’Archivio per il Cinema Indipendente Italiano, una nuova piattaforma open source e partecipativa che prevede la digitalizzazione e la catalogazione di materiali, messi a disposizione anche dagli utenti in forma interattiva. Progettata da Alessandro Gagliardo, la piattaforma è realizzata con il sostegno del MiC e del Sottosegretario Lucia Borgonzoni. “Siamo felici di confrontarci con Steve Della Casa – spiega il Direttore Organizzativo del Bellaria Film Festival Sergio Canneto – perché attraverso una collaborazione con altre realtà e festival cercheremo di coprire tutta la parte della cinematografia indipendente italiana degli anni ’80 ai primi 2000. Stiamo già lavorando alla possibilità di mostrare queste opere. Proprio oggi, Isabella Torre ci ha dato il suo consenso per poter utilizzare i suoi film”.
Tra le novità dell’Archivio Nazionale illustrate da Della Casa, la semplificazione delle pratiche burocratiche e della natura della richiesta economica per la circolazione dei film in catalogo. “È un cambiamento importante rispetto al passato. Stiamo applicando una regola che esiste da tempo: per proiezioni gratuite, possiamo prestare film senza consenso del produttore. Il prestito e la circolazione di copie dei film sono aumentate del 600%”. Una soluzione che rende il patrimonio della Cineteca più accessibile a festival, cineclub e istituzioni, sia in Italia che all’estero.
Dopo la vittoria del Leone d’Oro allo scorso Festival di Venezia con il restauro di Ecce Bombo di Moretti – “Con Nanni abbiamo un accordo per restaurare altri film da lui realizzati o prodotti” -, Della Casa annuncia oltre 40 retrospettive già pronte, che prenderanno il via nei prossimi mesi. E anticipa: “Farò arrabbiare Farinelli (direttore della Cineteca di Bologna, ndr), ma annuncio in anteprima che saremo presenti al prossimo Cinema Ritrovato con il restauro di Esterina, un film di Carlo Lizzani con Domenico Modugno. Saremo anche a Locarno, a Venezia e abbiamo già una prenotazione per Cannes 2026, di cui sono molto orgoglioso”.
Della Casa ha sottolineato come la conservazione non sia solo un dovere culturale, ma un’opportunità economica: “Il restauro dei film ha un valore importante. Durante il MIA, il Mercato dell’Audiovisivo parallelo alla Festa di Roma, terremo un convegno per raccontare come il restauro rappresenti un’occasione per creare un mercato virtuoso”. Tra gli esempi citati, il recente lavoro su Sei donne per l’assassino di Mario Bava, restaurato e acquistato a livello internazionale grazie a un lavoro di promozione che include libretti e iniziative collaterali. L’opportunità è rappresentata anche dalle “nuove praterie” aperte dalle piattaforme streaming. La Cinémathèque Francaise, ad esempio, ha come sponsor Netflix, perché “le piattaforme hanno una politica di acquisizione selvaggia, ma hanno capito che tutti questi classici, senza presentarli, senza renderli sexy, non funzionano”.
Il film coprodotto e distribuito da Luce Cinecittà vince come miglior film italiano alla 43ma edizione della kermesse conclusasi l'11 maggio con un incremento di presenze e accrediti
Dopo un anno intenso, tra Berlino, Venezia e il red carpet dei David, l’attrice torinese si racconta al Bellaria Film Festival: la scoperta del set, la sindrome dell’impostore, il sogno del teatro e il legame con la sua generazione
Dopo l'anteprima nazionale al Bellaria Film Festival, il film con Luca Marinelli arriva in sala dal 15 maggio con Vision Distribution. L'intervista alla regista e alle interpreti Juli Grabenhenrich e Gaia Rinaldi
In sala dal 29 maggio con Albolina Film, l'opera di Antonello Scarpelli è un complesso ritratto familiare senza retorica