“Siamo andati in Irak per riprendere i concerti di 20 musicisti della missione di pace ‘Il cielo sopra Baghdad’, poi l’accoglienza degli iracheni ci ha convinti a cambiare soggetto e raccontare la loro vita quotidiana”.
Mario Balsamo e Stefano Scialotti parlano della genesi di Sotto il cielo di Baghdad, un titolo alla Wenders per il documentario girato dal 3 al 13 novembre 2002, quando già spiravano i venti di guerra.
52 minuti, prodotti da Mauro Berardi per la Fondazione Cinema nel Presente, che mostrano “la popolazione di Baghdad e il loro irriducibile desiderio di pace” dicono.
Così, in apertura, una famiglia irachena guarda, per la prima volta, una registrazione dei bombardamenti del 1991, che trasformava Desert Storm in un videogame.
Poi partite di calcio per le strade, cerimonie nuziali, il traffico del mercato, una bimba che chiede l’elemosina a Saddam City, uno dei quartieri più poveri della città da 12 anni sotto l’embargo e la minaccia costante di nuovi bombardamenti.
“Abbiamo intrecciato immagini della vita normale degli iracheni con altre legate al passato che non vorremmo più vedere. Quelle di un ospedale dove i bambini muoiono di leucemia contaminati dall’uranio impoverito sganciato dagli aerei americani e quelle di un bunker bombardato mentre ospitava la popolazione civile”, afferma Balsamo, che ha alle spalle anche film su Genova 2001 e Porto Alegre 2002.
Più ironica e leggera, ma non per questo meno efficace, è la critica al regime del rais che emerge nelle inquadrature di una scuola in cui i piccoli alunni sono costretti dalla maestra a cantilenare: “Non abbiamo paura della guerra perché Saddam ci protegge”.
Al di sopra di tutto un cielo che, dicono i filmaker, “per gli iracheni, fedeli ad Allah, è metafora della vita ma anche della morte portata dalle bombe”.
Il film, coordinato da Citto Maselli, montato dal suo omonimo Paolo, sarà distribuito in vhs nelle prossime settimane.
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La redazione va in vacanza per qualche giorno. Riprenderemo ad aggiornare a partire dal 2 gennaio. Auguriamo un felice 2018 a tutti i nostri lettori.
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