SORDI NIGHT

Mancava solo lui, alla “Sordi Night” celebrata martedì, a Roma, all’Ambra Jovinelli. L’Albertone nazionale, costretto a casa da una dolorosa sciatalgia, si è materializzato con un video di 10 minuti che lo filma nella sua dimora in vestaglia su una poltrona, convalescente. Dopo aver ricordato quanto sia legato a quel teatro, tempio storico del varietà, ora risorto a nuova vita, Sordi se l’è presa, bonariamente, con Max Tortora che lo imita in “Quelli che .. il calcio” proprio nella stessa posa.
Albertone non lo ha detto, ma era evidente che quello sketch lo considera iettatorio. “Mica me piace tanto, quello. Stavo tanto bene e adesso mi trovo in poltrona e in vestaglia. Se cambia numero sarebbe mejo, magari guarisco!”. Poi l’annuncio di aver creato una Fondazione col suo nome, per aiutare i giovani attori che, come capitò a lui, incontrano difficoltà ad inizio carriera.
La soirèe organizzata dal “Roma Film Festival”, (che ha dedicato una personale a Sordi con 30 suoi film, molti del suo archivio privato) è stata presentata da Serena Dandini, Italo Moscati e dal direttore del Festival Adriano Pintaldi.
A conclusione della kermesse, promossa dal Comune di Roma e da Cinecittà Holding, sono stati consegnati i premi al regista iraniano Amir Naderi per il film Marathon, a Carlo Luglio per Capo Nord e a Diego Ronsisvalle per un reportage sull’Afganistan.
Sul palco si sono alternati gli amici del grande attore: Carlo Lizzani, Elsa Martinelli, Tonino Delli Colli, Franco Interlenghi, Silvana Pampanini, Luigi Filippo D’Amico, Leopoldo Trieste, Ugo Gregoretti, Giuliana Calandra, John Philippe Law. Applausi e risate per il finale con il simil-Sordi Max Tortora.
“Su Alberto Sordi c’è poco da dire, c’è da inchinarsi, levarsi il cappello quindi cantare, ululare, nitrire e fargli marcondirondirondello. Dice che Sordi è l’Italiano medio che rappresenta tutti noi in proscenio magari, dico io, fosse così vorrebbe dire che ogni italiano è un genio”. Così Roberto Benigni nel libro “Alberto Sordi” curato da Adriano Pintaldi, che cataloga storie, indagini e scritti inediti, pensieri e frasi dedicate da colleghi. Il volume è stato presentato insieme al CD “Storia di un italiano-Il grande cinema di Alberto Sordi” che racchiude brani musicali composti da Piccioni per le pellicole di Sordi e 5 motivi indimenticabili cantati dallo stesso Albertone.