Grande folla e pioggia di premi e riconoscimenti nell’inaugurazione dell’anno accademico 2003 della Scuola Nazionale di Cinema, nell’aula magna appena ristrutturata di via Tuscolana.
Ad aprire l’evento il presidente della SNC Francesco Alberoni. Di fronte a una prima fila in cui sedevano, tra gli altri, Gianni Massaro, Giuliano Montaldo, Carmelo Rocca, Gianni Profita, Luigi Abete e i registi Pupi Avati e Lina Wertmüller, diplomati honoris causa dalla SNC, Alberoni ha parlato della nuova missione della Scuola, che tornerà al nome originale di Centro sperimentale di Cinematografia.
“L’Università attraversa una crisi profondissima e la SNC correva il pericolo di esserne coinvolta. Tanto più in un contesto in cui ha perso il suo monopolio con la diffusione della laurea in Scienze della Comunicazione e delle lauree specialistiche” ha esordito Alberoni. “Da qui la nuova strategia studiata insieme al ministero: la SNC diventa un centro di eccellenza con il compito di promuovere e coordinare iniziative di formazione in tutta Italia. Acquisisce la gestione del sostegno ai giovani autori e professionisti italiani con lo scopo di massimizzare le loro possibilità di realizzare un film, vederlo distribuito e confrontarsi con pubblico e critica. Allo stesso tempo continua l’impegno nel recupero e restauro del patrimonio filmico nazionale”. D’ora in poi la SNC, ha precisato Alberoni, farà attività di scouting, andrà cioè a cercare i nuovi talenti che parteciperanno al concorso d’ammissione con i propri lavori. Il corpo docente sarà ulteriormente arricchito così come le attrezzature potenziate con l’inserimento della filiera digitale.
3 le direttrici su cui sta lavorando il ministero dei Beni culturali. Oltre “alla necessità di rilanciare la formazione” Giuliano Urbani si è soffermato sulla valorizzazione dei giovani che si affacciano all’attività. Ad esempio, il responsabile del dicastero ha annunciato il progetto, da sottoporre a Cinecittà Holding e alla Biennale di Venezia, di un festival delle scuole di cinema su scala europea,o anche mondiale.
Urbani sottolinea inoltre la necessità di una rete di sale che garantisca la diffusione del cinema italiano ed europeo di qualità e “l’atto di indirizzo che il ministero ha inviato Cinecittà Holding, va in questa direzione. Invita il Gruppo anche ad intraprendere intese con partner europei per la creazione di un ‘circuito cinema europeo’”
Una strategia, sostiene Urbani, in cui rientra anche “Il network tessuto insieme paesi come Russia, Cina e India”.
Nel corso dell’inaugurazione, oltre ad Avati e Wertmüller, anche Urbani e Carmelo Rocca, segretario generale del Ministero dei Beni Culturali, hanno ricevuto riconoscimenti dalle mani di Alberoni. Al primo è andata una medaglia, al secondo, nominato Grande Ufficiale dal capo dello stato Carlo Azeglio Ciampi, le insegne della scuola.
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