Dopo essere stato presentato alla 76esima edizione del Locarno Film Festival e aver vinto il premio Audience Award al Sundance Film Festival 2023, Shayda, esordio della regista iraniano-australiana Noora Niasari, con protagonista Zar Amir Ebrahimi, già vincitrice del premio per la miglior attrice a Cannes nel 2022 con Holy Spider, sarà distribuito nelle sale italiane dal 10 luglio da Wanted Cinema.
Shayda, vede Cate Blanchett tra i produttori esecutivi con Dirty Films – compagnia che gestisce insieme a Andrew Upton e Coco Fancini – e narra il cammino verso la libertà e l’acquisizione di diritti da parte di una coraggiosa donna iraniana che trova rifugio in una casa d’accoglienza per donne maltrattate insieme alla figlia di sei anni, dopo essere emigrata in Australia.
In salvo e sfuggita al controllo di un marito oppressivo e violento, Shayda lotta per mantenere una vita normale per la figlia Mona. Incoraggiata dall’avvicinarsi del Nowruz (Capodanno persiano), cerca di ricominciare da capo, ma quando un giudice concede a Hossein il diritto di visita, lui rientra nella loro vita, alimentando la paura di Shayda che possa tentare di riportare Mona in Iran.
Ispirato a esperienze personali, il potente film d’esordio della regista iraniano-australiana Noora Niasari è un ritratto poetico ricco di coraggio e compassione, sostenuto dalla straziante interpretazione di Zar Amir Ebrahimi che cattura la vulnerabilità e il conflitto, ma anche l’anima radiosa di una donna iraniana che rivendica con coraggio i propri diritti umani: divorziare dal marito, tenere con sé sua figlia e vestirsi come vuole.
Afferma la regista Noora Niasari: “Donne come mia madre sono state emarginate per aver cercato di ottenere diritti umani fondamentali. Il diritto di chiedere il divorzio, di avere la custodia dei propri figli, di scegliere come vestirsi, di ballare per strada, di lasciare i capelli sciolti al vento e di respirare liberamente. Tutto ciò che mia madre desiderava erano queste libertà fondamentali, per sé stessa e per sua figlia. Ha trovato queste libertà per noi in Australia, ma la nostra nostalgia per la nostra patria non cessa mai. Non avrei mai immaginato che sarebbe arrivato un giorno in cui una rivoluzione guidata dalle donne avrebbe preso piede in Iran come sta accadendo oggi. Sono in soggezione davanti alle milioni di madri e figlie che lottano per queste libertà. Questo film è dedicato a mia madre e alle donne e ragazze coraggiose dell’Iran”.
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