CANNES – “Non solo i grandi nomi del passato, che hanno reso l’Italia del cinema nota nel mondo, o i volti più amati dello star system contemporaneo. C’è una nuova generazione di attori che merita tutta la nostra attenzione e stiamo investendo molto per promuoverli in Italia e anche all’estero. Ecco perché dopo le tappe al Tokyo International Film Festival e al Festival Internazionale del Cinema di Berlino abbiamo deciso di replicare a Cannes l’iniziativa Celebrating Connections, pensata per valorizzare i giovani talenti davanti a un pubblico internazionale. Al centro della scena, sei attori under 30 che poi saranno protagonisti anche dell’Italian Global Series Festival, atteso a Riccione e Rimini dal 21 al 28 giugno. Ed è solo l’inizio: è nostra intenzione organizzare l’evento anche nell’ambito di altri appuntamenti internazionali per far conoscere sempre più le nostre giovani eccellenze all’estero”.
Così il Sottosegretario alla Cultura Lucia Borgonzoni ha presentato i sei giovanissimi attori di Celebrating Connections al Festival di Cannes. Nati tra il ’95 e il 2000, sono Chiara Bordi, Filippo De Carli, Gianpiero De Concilio, Martina Gatti, Michele Ragno e Beatrice Vendramin. Sono tutti già al lavoro sia su opere italiane che su set internazionali (Martina Gatti ha lavorato con Abel Ferrara, Filippo De Carli con Ridley Scott). A loro è andato l’applauso dell’Italian Pavilion a Cannes in occasione della presentazione di Italian Global Series, il festival della fiction che si terrà dal 21 al 28 giugno a Riccione e Rimini, e che è supportato da un’altra giovanissima ambasciatrice, l’attrice Caterina De Angelis, figlia di Margherita Buy, 23enne, scelta da Carlo Verdone nel ruolo di sua figlia nella fortunata fiction Amazon Vita da Carlo.
“La quantità di titoli che si sono candidati a questa prima edizione dell’Italian Global Series Festival e la loro ampia provenienza geografica – con produzioni che arrivano da tutti i continenti – sono la conferma della necessità di un festival italiano interamente dedicato alle serie – ha detto il Sottosegretario alla Cultura Lucia Borgonzoni – Credo nel rilancio di un festival che in Italia c’era molti anni fa, nel frattempo tutto è cambiato: il Covid ha fatto nascere tantissime piattaforme, la serialità è fatta oggi anche da grandi registi, gli attori che fino a sette o otto anni dicevano di no alle serie ora sono disponibili a farle. Questo è un festival aperto al pubblico, perché è proprio nella fruizione condivisa che i prodotti culturali acquisiscono un senso ancora più profondo. Le serie sono oggi uno dei linguaggi più potenti della contemporaneità ed è fondamentale che l’Italia giochi un ruolo da protagonista anche su questo fronte, valorizzando i nostri talenti, le nostre storie e aprendosi al mondo. Come Ministero ringrazio Cinecittà che è sempre accanto a noi, ringrazio l’ad Manuela Cacciamani, ringrazio Apa da cui nasce l’idea e la presidente Chiara Sbarigia, oltre a Salvo Nastasi per la Siae. Sono con noi anche gli esercenti perché ritengo che serialità e cinema siano due cose diverse, ma che stanno una accanto all’altra, anzi useremo le serie per raccontare anche tantissimo il cinema. E tutto questo verrà fatto in una bellissima regione come la Romagna”.
Ha aggiunto Chiara Sbarigia, presidente di Cinecittà e Apa: “Negli ultimi anni abbiamo assistito a una trasformazione profonda dell’industria audiovisiva, in cui le serie televisive hanno assunto un ruolo sempre più centrale, trainate dalla crescita delle piattaforme di streaming e dalla diversificazione dei linguaggi narrativi. La nostra mission è quella di costruire ponti tra creatività, produzione, istituzioni e mercato. L’elevato numero di titoli ricevuti e la qualità altissima delle opere selezionate all’Italian Global Series Festival ci dimostra che stiamo contribuendo a costruire un mercato vivace, consapevole e competitivo. Per noi di Apa questo festival è una pietra miliare che riprende i dieci anni di esperienza del Roma Fiction Fest. Non è soltanto una sfida, è la nostra missione. La nostra ambizione è fare di questo festival un punto di riferimento mondiale dove i broadcaster e le piattaforme possano lavorare insieme. Questo è solo l’inizio e insieme possiamo costruire qualcosa di solido a partire dalla fondazione, insieme a Agis e Anec, del primo premio interamente dedicato a questo settore, i Maximo Awards”.
Il direttore artistico del festival Marco Spagnoli ha illustrato quindi il programma. “Questo è il reboot del festival che abbiamo fatto a Roma per molti anni, abbiamo cercato di adattarlo al presente e renderlo ancora più internazionale, allora era forse troppo presto, adesso è il momento giusto per farlo”, ha esordito.
Saranno ventotto le serie in concorso e tre le sezioni competitive: Drama, Comedy, Limited Series che vedranno assegnati i Premi Maximo per Miglior titolo, attore e attrice protagonisti, creatore e/o regista. Tre le giurie: quella Drama, presieduta da Cristina Comencini; quella Comedy, presieduta da Paolo Genovese e, infine, la Limited Series, presieduta da Bille August, con Alan Gasmer, Deborah Davis, Riccardo Scamarcio e Barbara Abel.
Tra le proposte L’altro ispettore; Balene e Cuori – Stagione 3. Tra gli eventi speciali, Too Much, nuova serie di Lena Dunham dal 10 luglio su Netflix, di cui saranno proiettati i primi due episodi e l’attesa Squid Game terza stagione. Prime Video propone poi la proiezione di alcuni episodi della seconda stagione di Pesci piccoli Un’agenzia. Molte idee. Poco budget, alla presenza di Ciro Priello e Fabio Balsamo dei The Jackal. Altro evento che appassionerà il grande pubblico è la reunion de I Cesaroni, serie prodotta da Publispei e distribuita da Mediaset. Tra gli Showcase al Palariccione verrà presentato Sandokan, prodotto da Lux Vide e in collaborazione con Rai Fiction.
Per i dialoghi, Marco Bellocchio converserà con Alberto Barbera, direttore di Venezia e Michele Placido con Giulio Base, direttore del Torino Film Festival. Piera Detassis dialogherà con Valeria Golino e Laura Delli Colli con Luisa Ranieri.
“Straordinarie – le donne raccontate dalla serialità” è un focus a cura di Carlo Chatrian, su alcune figure femminili come Jane Austen, Maria Callas, George Sand e la regina Marie Antoinette. Verrà presentata la serie Vikings, alla presenza di Katheryn Winnick, interprete di Lagertha e poi la serie L’arte della gioia diretta Valeria Golino. Saranno assegnati gli Excellence Awards agli italiani Carlo Verdone ed Elena Sofia Ricci, al compositore Giorgio Moroder; a Evangeline Lilly, Adjoa Andoh (Bridgerton), all’attrice Jacqueline Fernandez e a Iria Del Río che ritira il premio per la serie televisiva Dieci capodanni.
Le Masterclass sono due, una dedicata alla sceneggiatura televisiva con lo sceneggiatore, regista e produttore Mark Gatiss, già vincitore di un Emmy e noto per aver lavorato alle serie televisive Doctor Who e Sherlock, l’altra con una delle più emblematiche figure del panorama produttivo mondiale, Steven Moffat, creatore e sceneggiatore di Douglas is Cancelled, che terrà una lezione magistrale insieme alla moglie, la produttrice Sue Vertue.
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