C’è un odore che accompagna la memoria prima ancora che il pensiero possa nominarla: è quello di un cibo appena tagliato, della preparazione che precede il pasto. In El aroma del pasto recién cortado, Celina Murga costruisce un intero film attorno a questa soglia sensoriale, trasformando il gesto quotidiano del cucinare in un enigma morale, in una lenta indagine sul desiderio e sulla colpa. Il titolo stesso — evocativo e insieme straniante — introduce in una dimensione sospesa, dove il passato non si è del tutto spento e il presente, costretto a fare i conti con ciò che è stato, si carica di una tensione quasi invisibile.
Il film – che ha avuto la sua anteprima mondiale lo scorso giugno al Tribeca di New York, vincendo per la Miglior Sceneggiatura – segna un ritorno maturo e raffinato della regista argentina, che conferma la sua capacità di osservare con esattezza chirurgica le dinamiche intime di relazioni apparentemente ordinarie. In El aroma del pasto recién cortado, Murga racconta due vicende parallele, mai tangenti: la storia di Natalia (Marina de Tavira), docente che inizia un percorso ambiguo e perturbante con uno dei suoi allievi; e la storia di Pablo (Joaquín Furriel), professore anche lui, che vive una situazione affine con una studentessa. Entrambi sono spostati, con famiglia. Nulla è urlato, nulla è moralisticamente giudicato: la regista si affida al silenzio, alle pause, agli sguardi che non si incontrano, e soprattutto a un ritmo narrativo che fa della dilatazione del tempo il suo strumento più efficace.
La narrazione si muove tra due piani temporali che si intersecano senza soluzione di continuità: il passato, mai del tutto archiviato, riaffiora nel presente sotto forma di interrogazione etica e affettiva. In particolare, la donna si ritrova costretta a riaprire vecchie ferite e risveglia interrogativi che la memoria aveva silenziato. Murga, con sobrietà visiva, non mette mai in scena lo scandalo, ma lavora sulle sfumature, sulla progressiva presa di coscienza dei personaggi, affidandosi a una regia che predilige la distanza, la compostezza formale, l’ellissi. La macchina da presa non invade, ma osserva con pudore.
Il merito principale del film sta proprio nella sua ambiguità morale: i protagonisti non sono né vittime né carnefici, e le relazioni su cui si fonda il dramma non vengono mai semplificate. Gli attori offrono un’interpretazione capace di trattenere il tumulto emotivo dietro una maschera di apparente normalità. È nelle loro voci, nel loro modo di occupare lo spazio, che si avverte il senso di un’esistenza sull’orlo di una frattura.
Nata nel ’73 a Paraná, Argentina, Murga è da tempo una delle voci più interessanti del nuovo cinema latinoamericano. La sua poetica si muove sempre sul crinale sottile tra il personale e il politico, tra l’intimo e il sociale. La scoperta da parte di Martin Scorsese — che la volle come assistente durante la lavorazione di Shutter Island — ha rappresentato una svolta decisiva nel suo percorso: non tanto per un cambio di stile, quanto per una rinnovata fiducia nella possibilità di costruire un cinema d’autore rigoroso e al tempo stesso accessibile. Scorsese – che “presenta” questo film, come produttore esecutivo – ha più volte dichiarato di essere rimasto colpito dalla precisione con cui l’autrice argentina sappia raccontare il mondo attraverso il punto di vista dei suoi personaggi, soprattutto quelli femminili, senza mai cadere nella trappola del didascalismo o dell’estetizzazione compiaciuta.
El aroma del pasto recién cortado – titolo nella sezione Destinazione…Argentina, Paese ospite del Trento FF 2025 – è un film che non cerca risposte ma domande. Il suo valore sta nella capacità di trattenere il giudizio e nel porre lo spettatore di fronte a un dilemma che non si risolve con un semplice sì o no; si lavora sui margini, sulle soglie, su quella zona grigia dove il desiderio si mescola alla responsabilità e dove il tempo non cancella, ma stratifica. Celina Murga è capace di sussurrare là dove altri gridano, di restituire complessità in un’epoca che tende a semplificare.
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