Saviano torna al cinema con “Tatanka”

COSENZA – Ha delle belle responsabilità Tatanka, il film di Giuseppe Gagliardi di cui sono stati presentati alcuni spezzoni in anteprima assoluta alla Primavera del cinema italiano. Seconda pellicola trasposta da un libro di Roberto Saviano, quel “La bellezza e l’inferno” pubblicato dallo scrittore dopo “Gomorra”, racconta una storia che parla di sud d’Italia, di voglia di riscatto sociale e sport come piede di porco per scardinare una situazione di miseria e degrado che sembra già scritta. “E’ un film etnico, agganciato al territorio non tanto un film sportivo – si è precipitato a dire il regista Gagliardi al pubblico di Cosenza – non ci sono fonti d’ispirazione a un filone cinematografico preciso, anche perchè non potrebbe che ispirarsi a Toro scatenato, peraltro il mio film preferito, quindi da subito ho capito che la strada del puro film di boxe non faceva per me. Quello che mi interessava era dimostrare come le palestre a Marcianise siano una reale alternativa alla camorra: hanno già sfornato tre campioni del mondo e ancora oggi continuano ad aiutare molti a uscire da situazioni difficili”. 

Girato tra la Germania e l’Italia e prodotto da Angelo Curti, il film è interpretato da Giorgio Colangeli, qui nei panni dell’allenatore – maestro di pugilato, e Clemente Russo un campione vero nel dar pugni che ha già vinto cinque titoli italiani e una medaglia d’argento alle Olimpiadi di Pechino. Una miscela quella tra realtà e finzione che sta alla base di tutto il progetto Tatanka al punto che parlando del film, lo stesso Colangeli ha ammesso di aver avuto momenti in cui non ricordava più dove fosse la macchina da presa. Non per questo però si può parlare di film biografico su Russo. Sebbene le atmosfere virino un pò nel documentario, al campione è stato chiesto di tirar colpi come è solito fare ma anche di recitare un copione e un personaggio. Il ragazzo un pò chiuso della pellicola ha poco a che spartire con il Clemente Russo iscritto all’anagrafe, pieno di vita e energia positiva, che testardamente ha perseguito il suo obiettivo anche quando di speranze non ce n’erano molte. Proprio in linea con quel soprannome, Tatanka, ovvero bisonte in lingua sioux, che gli è stato cucito addosso, animale dalla grande forza che a testa bassa si batte contro tutto e tutti.

Tatanka esce nelle sale il 6 maggio in 200 copie distribuite da Bolero Film.