L’11a edizione del SalinaDocfest, in programma da sabato 24 a giovedì 29 giugno a Salina, Isole Eolie, sarà “ancora una volta dedicata agli invisibili, su un tema che riguarda tutti: Padri e figli. Verso terre fertili”, afferma la direttrice artistica Giovanna Taviani. Per questo motivo è prevista una giornata interamente dedicata all’UNHCR, da quest’anno nuovo patrocinatore del festival, e alle scuole (con il patrocinio del CIDI).
All’evento parteciperanno, oltre ai giovani protagonisti del centro di accoglienza e agli studenti delle scuole, anche Carlotta Sami (UNHCR), e Giovanni Maria Bellu che riceverà il Premio Ravesi Dal Testo allo schermo / Fiction per “I fantasmi di Portopalo”, il romanzo-inchiesta sul primo grande naufragio documentato nel Mediterraneo. È il cosiddetto “naufragio fantasma” del Natale 1997 dove, nel silenzio totale dell’occidente, morirono 300 clandestini, tra cui Anpalagan Ganeshu, il giovane Tamil dello Sri Lanka che sognava di diventare ingegnere informatico a Londra.
Da questa storia è stata tratta l’omonima fiction di successo interpretata da Beppe Fiorello, nei panni di Salvo Lupo, il pescatore che denunciò la tragedia, per la regia di Alessandro Angelini.
Nel corso della giornata è prevista la proiezione del film Vangelo di Pippo Delbono, documentario vincitore del Premio speciale per la regia ai Nastri d’Argento 2017. In questa occasione sarà proiettato il docucorto CHEFINEFARANNO, realizzato dalle scuole medie superiori di Enna, con la supervisione di Giovanna Taviani e Davide Gambino, sull’incontro tra gli studenti ennesi e i minori non accompagnati del Centro di Accoglienza di Pergusa e di Aidone.
La 23ª edizione del Festival, dal 7 al 15 dicembre, celebra Glauber Rocha e Francesco Guccini, accende i riflettori sul cinema indipendente e affronta temi di attualità come il gender gap nel settore cinematografico
In programma una Masterclass di Enzo d’Alò e la proiezione del restauro di Vito e gli altri di Antonio Capuano, realizzato da Cinecittà
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La cineasta tedesca riceve la Laurea Honoris Causa all’Università di Firenze e si racconta sul palco in un dialogo a tutto campo con Piera Detassis