Roma premia il maestro dell’underground

E’ stata una serata intima con i tanti amici di Alberto Grifi, alcuni insospettabili: “Questa solidarietà ha superato culture e scuole, è un segno dell’intendersi umano e per me è stata una lezione importante, perché è andata oltre la condizione dell’artista solitario”, ha detto il videomaker romano. La Festa del Cinema di Roma in collaborazione con l’associazione Apollo 11 e la Cineteca di Bologna, che ha recentemente acquisito alcuni suoi lavori per conservarli e restaurarli, ha organizzato all’Auditorium Parco della Musica un doveroso omaggio al maestro della sperimentazione e dell’underground, dell’irruzione anarchica della vita all’interno della gerarchia del set cinematografico. Per quattro ore sono passate sullo schermo della Sala Petrassi le immagini di Anna, realizzato con Massimo Sarchielli nel 1972: undici ore di videoregistrazioni magnetiche attorno alla figura di una giovanissima dropout incinta e dentro all’ambiente alternativo di Piazza Navona. Un fiume di immagini e di presenze che Grifi ha riversato su pellicola con una macchina, il vidigrafo, che ha costruito da solo, inseguendo la sua altra passione, quella per la tecnica, in una anticipazione della rivoluzione contemporanea del digitale. La Festa di Roma ha voluto segnalare l’importanza del percorso di questo cineasta forse più amato all’estero che in Italia (ma la Mostra di Pesaro gli ha tributato grande attenzione) con un premio concreto: un assegno di ventimila euro più che mai necessario perché Grifi è oggi purtroppo gravemente malato e da alcuni anni sfrattato dalla casa dove viveva in Prati è nomade e ospite di amici, anche in attesa dell’applicazione della Legge Bacchelli.
Per Goffedo Bettini: “Grifi è un grande artista e un innovatore, forse un po’ dimenticato”. Per Tatti Sanguineti: “Anna è un lavoratorio del linguaggio, un film per natura non finibile”. E Mario Sesti aggiunge: “Il suo lavoro ha anticipato, come accade ai veri artisti o artigiani, le tecniche digitali che dominano oggi il mercato e la tecnologia, ma facendone un uso esattamente opposto da quello attuale, come mezzo per esplorare la verità del quotidiano e dei rapporti tra individui e società”.  

E’ in corso una sottoscrizione a favore di Alberto Grifi:

c/c 11281 intestato ad Alberto Grifi
banca nazionale del lavoro,
agenzia 22 – abi 1005 – cab 03222
piazza mazzini, 36 – 00195 roma