Rai Cinema produce, Cinecittà Luce distribuisce

CANNES. L’accordo è quello che prevede che Cinecittà Luce distribuisca in due anni dieci film, tra opere prime e seconde, di cui Rai Cinema è produttore o coproduttore. Una collaborazione strategica per dare maggior visibilità e forza al prodotto italiano di qualità, con l’intento di far emergere nuovi giovani talenti, mission che peraltro riguarda entrambe le aziende.
Corpo celeste di Alice Rohrwacher, presentato alla Quinzaine, è il primo dei titoli di questo accordo, cui s’aggiungono Sette opere di misericordia dei fratelli De Serio, e Piazza Garibaldi di Davide Ferrario.
“Tra noi di Cinecittà Luce e Rai Cinema da tempo è in corso una collaborazione, che si è concretizzata in passato con film quali, per citarne alcuni, Private, Saimir, 20 sigarette, La siciliana ribelle, La guerra dei fiori rossi, La casa sulle nuvole, Passione, La spettatrice – spiega l’AD Luciano Sovena – Oggi questa collaborazione viene ufficializzata, realizzando un’operazione virtuosa e organica, che volevo da tempo e che valorizzerà sia le opere di giovani registi, per lo più esordienti, e sia quei fondi di garanzia da loro spesso ricevuti”.

“Il mondo della distribuzione, in particolare dei film di qualità, attraversa un momento difficile. Con oggi – afferma Paolo Del Brocco AD di Rai Cinema – viene formalizzata una sinergia già presente in passato tra due grandi aziende di proprietà pubblica che, in modo istituzionale, debbono collaborare più strettamente”.

Un accordo quello con Cinecittà Luce che penalizza 01 Distribution, si domanda qualcuno? “01 non distribuisce tutto quello che Rai Cinema produce. La nostra mission è realizzare film e poi trovare la miglior distribuzione perché siano visibili – replica Del Brocco – Recentemente Il primo incarico di Giorgia Cecere o Il gioiellino di Andrea Molaioli sono usciti in sala rispettivamente con Teodora e Bim.
Alla fine beneficiare di questo accordo è innanzitutto il giovane cinema indipendente che secondo Del Brocco si mostra più consapevole, rispetto al passato, del gusto del pubblico.