Quinzaine: esordi dolenti dai paesi nordici

CANNES Due esordi, due film riflessivi, dolenti, di atmosfera che arrivano dal Nord Europa hanno caratterizzato la giornata di oggi alla Quinzaine des Réalisateurs, che conferma la sua vocazione per la scoperta di nuovi talenti. L’irlandese The Other Side of Sleep di Rebecca Daly è un thriller psicologico che inizia col classico delitto, ma poi si dirama tra i sentieri oscuri della psiche di un’adolescente. Arlene (Antonia Campbell Hughes) ha diciotto anni e soffre di sonnambulismo: una mattina si sveglia nel mezzo del bosco, con i vestiti sporchi, accanto al cadavere di una sua coetanea. E fugge via. Per poi affrontare il dolore, la diffidenza, i sospetti che l’omicidio ha portato nel suo paesino rurale irlandese, ma soprattutto i suoi stessi fantasmi: quello di una madre che non ha mai conosciuto e di uno stato notturno di “incoscienza attiva” che implica importanti questioni di responsabilità e la convince a privarsi del sonno. “Volevo parlare di una donna che è come un fantasma rispetto alla sua stessa vita – ha detto la regista – e vedere quanto lontano il trauma che ha affrontato nel corso del film potesse portarla in luogo di azione e di esperienza. L’elemento del sonnambulismo mi interessava sia come elemento psicologico della storia che come contributo al tono e all’atmosfera del film”.

Volcano (Eldfjall) di Runar Runarsson invece viene dall’Islanda. E si vede. A partire dalle immagini iniziali di un vulcano in eruzione e dai paesaggi infiniti che incombono sui piccoli uomini che popolano la storia. Come Hannes (Théodor Júlíusson), un uomo di 67 anni che vive il suo “passaggio all’età adulta” attraverso la depressione, l’incapacità di mostrare i suoi sentimenti e poi un evento doloroso  che lo spinge, finalmente, a dedicarsi con amore al prossimo. “La maggior parte di noi conosce un uomo così – spiega Rúnarsson – freddo e anaffettivo. Volcano è il romanzo di formazione di un 67enne, ma anche la storia di una famiglia e del modo in cui tre generazioni affrontano il passato, il presente e il futuro”. Prodotto da Zik Zak Filmworks e Fine & Mellow, Volcano è frutto della gestazione lunga diversi anni per il regista, che era già passato a Cannes con il suo corto 2 Birds, pluripremiato in tutto il mondo.