Dopo la richiesta di Roberto Benigni alla Rai di mandare in onda il suo show L’ultimo paradiso senza spot, piovono le critiche dei pubblicitari che attaccano: “E’ una concezione oscurantista della tv”.
Secondo Saro Trovato, presidente di Meta Comunicazione, quella di Benigni è una scelta “‘indirizzata unicamente ad attrarre più pubblico su di sé”.
“Non sono gli spot che abbassano la qualità della tv e questo Benigni lo sa benissimo. Stupisce, poi, che sia proprio lui a dire no alla pubblicità. – continua Trovato – Benigni è, infatti, il personaggio che rappresenta oggi l’unica personificazione di un cinema italiano prodotto e lanciato secondo i meccanismi americani del marketing e della pubblicità. Questa scelta è una sorta di implosione che va nella direzione di degradare ancora di più la tv”.
Marco Mignani, direttore creativo dell’agenzia pubblicitaria Euro Rscg Mcm, ricara la dose dicendo che mandare in onda lo show di Benigni senza spot è un “harakiri per la Rai che non vive di solo canone, ma ha anche bisogno della pubblicità. Gli spazi all’interno del programma di Benigni avrebbero fatto gola a molti. Ma non bisogna ragionare solamente in termini economici. Trasmettere una trasmissione senza spot significa essere guidati da una errata concezione della pubblicità”.
“Per molti – conclude – è essa il male assoluto che corrompe tutto ciò che interrompe, sminuendo il significato delle trasmissioni. La pubblicità non è il male ed eliminarla non risolverebbe nulla. Il nocciolo della questione piuttosto starebbe nel dosarla meglio”.
L’ultimo paradiso è in programma stasera su RaiUno alle ore 21.00.
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