BERLINO – Nubi minacciose si addensano sul futuro del Programma Media, che da vent’anni sostiene il cinema europeo e potrebbe avere il fiato corto. Aviva Silver, responsabile MEDIA nella Commissione europea, è intervenuta stamani all’affollato Info Day che si è tenuto alla Berlinale spiegando che “l’Unione Europea sta valutando i suoi piani di investimento per il periodo 2014-2020, che sarà forse esteso al 2024, e purtroppo non sappiamo se MEDIA rientrerà nei piani dell’Unione. I Paesi membri, infatti, stanno verificando l’effettiva utilità di finanziare i programmi relativi all’audiovisivo, così come tutti gli altri programmi. Per questo è fondamentale che a ogni livello, nazionale o comunitario, venga sottolineata l’importanza di MEDIA e i professionisti facciano sentire la propria voce”.
Gilbert Gascard, direttore dell’Education, Audiovisual & Culture Executive Agency del programma MEDIA, ha ricordato che “in questi vent’anni abbiamo investito nell’audiovisivo almeno 20 milioni di euro l’anno, supportando oltre 400 film e 600 produzioni. Abbiamo favorito la nascita di molte coproduzioni e abbiamo aiutato oltre 25 società di distribuzione internazionale”. MEDIA sta dando sostegno economico anche al passaggio al digitale delle sale che sostengono film europei con un programma di 2 milioni di euro e per il periodo 2010-2013 ha avviato un fondo di garanzia di 4 milioni di euro per aiutare le piccole e medie imprese di produzione.
Alla Berlinale sono 22 i film che hanno ricevuto il sostegno del Programma MEDIA, tra questi figura anche The King’s Speech, fresco vincitore ai Bafta, che ha ottenuto un aiuto per la distribuzione (doppiaggio e sottotitolaggio) in ben 18 paesi europei. Ci sono anche due in concorso (Mein Bester Freund di Wolfgang Murnberger e Pina di Wim Wenders) e due italiani (Le quattro volte di Michelangelo Frammartino in Culinary Cinema e Gianni e le donne di Gianni Di Gregorio in Berlinale Special).
Durante la sua visita a Berlino, il commissario europeo per la Cultura Androulla Vassiliou ha assicurato che garantirà il suo impegno per permettere al programma di arrivare alla fine del decennio e anche oltre. MEDIA 2007 (che scade nel 2013) era dotato di un budget di 755 mln €. Pesa, sul rinnovo di MEDIA, anche l’estensione dei membri dell’Unione, che vent’anni fa, quando il programma muoveva i primi passi, erano solo 12 e oggi sono 27. Per rendersene conto basta guardare la geografia di Shooting Star, dove quest’anno, per la prima volta, non c’è nessun attore italiano.
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