Dal parkour sui tetti di Santorini a un contest musicale tra le montagne dell’India; dall’epopea di due ragazzi nella sede della Polizia morale a Teheran alla vicenda di un operaio comunista nei panni di Gesù. Sono queste alcune delle storie che saranno raccontate nella sesta edizione di Pop Corn Festival del Corto, l’evento internazionale dedicato alla cinematografia breve in programma dal 21 al 23 luglio a Porto Santo Stefano, sul promontorio dell’Argentario (Gr).
Tre giorni di proiezioni, incontri con gli autori ed eventi collaterali affacciati sul mare; 18 i film in concorso, direttamente dagli schermi di Oscar, Nastri d’Argento, British Academy Film Awards, Giffoni Film Festival e Rome Independent Film Festival, che concorreranno tra gli altri al Premio Raffaella Carrà, l’unico riconoscimento istituito in Italia dalla Carrà stessa, affezionata sostenitrice dell’iniziativa.
“Leggerezza: il peso della felicità”, questo il tema per il 2023: in un mondo sempre più complesso la sfida è affrontare leggeri le battaglie di ogni giorno. Storie uniche che saranno valutate da una giuria capitanata dallo scrittore, sceneggiatore e regista Federico Moccia.
Pop Corn Festival del Corto è a cura di Associazione Argentario Art Day APS con la direzione di Francesca Castriconi e il sostegno e patrocinio di Comune di Monte Argentario e Consiglio Regionale della Regione Toscana (ingresso gratuito, info: www.popcornfestivaldelcorto.it).
Il cortometraggio di Rocco Anelli sarà proiettato a Roma con una proiezione evento il 29 novembre ore 19.00 presso il Cinema Azzurro Scipioni. Online il trailer ufficiale
Presentata a Venezia 80 e Premio Speciale ai Nastri d’Argento 2024, l'opera del regista crotonese, scritta dal fratello Severino e con la fotografia di Daniele Ciprì, è un toccante e poetico inno alla pace
Il 18 novembre alle ore 19:00 presso il Cinema Caravaggio di Roma si terrà l'anteprima del cortometraggio diretto da Jacopo Marchini e prodotto da Movi Production
Il progetto di Lucilla Colonna si ispira liberamente al film La città delle donne di Federico Fellini, un'opera grottesca del 1980 che esplora l'incomunicabilità tra uomini e donne, rappresentata simbolicamente da un treno inghiottito da un tunnel oscuro