Piper, la divina Duse e Sorrentino tra Alzheimer, rock e bugie

Edoardo Leo, Lillo con Lastrico e Naska, Claudio Amendola: la “neonata” distribuzione affida agli attori l’annuncio del listino e porta 'La Grazia' di Paolo Sorrentino a Venezia 


RICCIONE – Edoardo Leo, Lillo con Maurizio Lastrico e Naska, e infine Claudio Amendola: PiperFilm, la “neonata” tra le distribuzioni/produzioni italiane, affida agli attori dei film di più imminenti uscita il racconto delle storie che porta su grande schermo nelle prossime settimane.

Edoardo Leo – sala buia, occhio di bue, leggio – apre la convention Piper a Ciné n.14 portando la storia di una commedia che parla dell’ alzheimer precoce. Una storia realmente accaduta e non ancora finita (nella realtà), che s’intitola Per te ed è diretta da Alessandro Aronadio, interpretata dallo stesso Leo, che la co-produce. “In questa vicenda, una storia vera appunto, il bambino (che si chiama Mattia) ha ribaltato i ruoli, s’è preso cura di suo papà (Paolo, nella realtà), che inesorabilmente diventa bambino. È un film che non parla di malattia ma di ricordi da tenere vivi e il titolo, Per te appunto, è stato scelto poiché il film è dedicato a questo ragazzino, a questa famiglia, a tutti quelli che hanno qualcuno da proteggere”.

Si cambia registro con Tutta colpa del rock di Andrea Jublin: a Riccione, Lillo, imbracciato un basso, attraversa “la navata” della sala Concordia fino ad approdare sul palco e, tra serio e… no, solo faceto, introduce quello che sta per suonare, “un brano che parla di riscatto, di resilienza: s’intitola Io insisto“. È qui che lo raggiunge Maurizio Lastrico, “che nel film suona le tastiere”, finché – accanto a loro, e per la performance musicale professionale – ecco “la forza di questo film: Naska”, presenza che dà il via all’esibizione definitiva a tre, con Lillo che – mantenendo il tono ironico – chiosa affermando: “è il più grande film musicale di tutti i tempi“. L’anteprima a Giffoni.

E adesso è il momento di Claudio Amendola, che presa la scena dice: “non sono Claudio Amendola ma Edoardo Moretti, il Maradona della bugia domestica”, così ci porta dentro il film di cui è protagonista – con Claudia Gerini, Claudia Pandolfi, Leo Gassman, ovvero Fuori la verità di Davide Minnella. “Con la mia famiglia stiamo per partecipare a uno show tv: Fuori la verità appunto, in cui la verità andrebbe detta davanti a milioni di persone. La verità è sopravvalutata, perché la bugia è il lubrificante sociale più efficace mai inventato. C’è un dettaglio del film non secondario: se dici la verità vinci 1 mln di euro e devi decidere se valga di più quello o la pace famigliare. La verità riempie il cuore, ma le bugie riempiono le sale!”, conclude con lievità Amendola per esortare la sala, gli esercenti, il pubblico.

Se Piper ha deciso di affidare agli interpreti in cui ha creduto la prima parte della presentazione del Listino, giunge il momento delle presenze più “istituzionali”, dapprima Davide Novelli – direttore della distribuzione, che commenta brevemente i tre titoli presentati finora: “Il primo ha anche un valore per le scuole: il ragazzo, di 11 anni, per una volta non è vittima né martire, ma esempio di normalità che si prende cura della sua famiglia, e questo avrà un impatto sull’adolescenza. Tutta colpa del Rock ci permette di partecipare a Cinema Revolution: è originalissimo nell’essere una commedia musicale. Il pubblico, anche qui, è quello della famiglia che cerca leggerezza. Poi, Fuori la verità è uno dei primi progetti selezionati da Piper: una storia tra le più singolari, con un cast straordinario. Come evocato da Giampaolo Letta in un convegno di apertura qui a Ciné, questo film ha avuto tempo, un anno di produzione, una visione con più di 2000 stacchi: grazie a Federica Lucisano”.

Il seguito della proposta continua con due titoli: l’opera seconda di Carolina Cavalli, Il rapimento di Arabella. Lei “è uno dei più grandi talenti che abbiamo, qui si riconosce la mano di questa autrice. Siamo in attesa di conferme festivaliere prima di trovare la sua data naturale per l’uscita”. Novelli ribadisce come PiperFilm scelga di spaziare e così passa a un titolo dal taglio autorale con Duse di Pietro Marcello, “una storia non molto conosciuta, quella di una donna che nel 1924 è stata la prima a prendere la copertina del ‘Time’. Valeria Bruni Tedeschi offre una delle migliori interpretazioni della sua carriera, impressionante: in attesa di conferme festivaliere, lei vivrà una splendida stagione di premi”.

Infine, prende la scena Massimiliano Orfei – ad di Piper, che apre il suo intervento commendo che, “chiudendo – la carrellata della quattro giorni di convention – ho avuto l’occasione di vedere il lavoro degli altri: ero arrivato qui con un po’ di inquietudini per quel che leggiamo sui giornali, ma adesso sono entusiasta del prodotto italiano! Sembra che i pezzi del sistema vengano meno, e a proposito saluto Nicola Borrelli: è il momento di essere compatti, il destino è comune, abbiamo un conflitto competitivo, che però deve essere cooperativo. C’è bisogno di un patto, di una costituente della filiera: credo ci siano tutte le condizioni per farla. Noi ci crediamo molto, ma adesso vi racconto quella che sarà la nostra offerta tra fine 2025 e inizio 2026” ed è in questo istante che annuncia ufficialmente che La grazia di Paolo Sorrentino, con Toni Servillo, sarà il film di Apertura dell’imminente Mostra di Venezia.

Gli altri titoli che Orfei presenta sono:

Qui non succede niente di Antonio Albanese.

Poi un remake, La sindrome degli amori passati con Maurizio Lastrico e Maria Chiara Giannetta.

Oi vita mia, commedia di Pio e Amedeo con LinoBanfi, “commedia realizzata con la Our Film di Mieli e Gianani”, che torna anche per Che Dio perdona a tutti di Pif.

C’è poi Il bene comune di e con Rocco Papaleo.

Il nuovo film di Riccardo Milani – con Antonio Albanese e Virginia Raffaele, “distribuito da Piper”.

Dio Ride diretto da Giovanni Veronesi, “una commedia con Favino e Silvio Orlando”.

E infine “il primo film da protagonista assoluta” di Geppi Cucciari, In Perfetta.

 

 

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04 Luglio 2025

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