OPEN ROADS

Si tiene dal 30 maggio al 12 giugno la 3a edizione di “Open Roads”, il festival del cinema italiano organizzato da Italia Cinema con la Film Society del Lincoln Center. Accanto ai lungometraggi dei nostri nuovi autori, quest’anno ci sono anche corti, animazioni e omaggi al cinema del passato.
Occasione insieme di promozione culturale e commerciale – sempre presenti infatti i rappresentanti delle “Major” newyorchesi, da Miramax e Sony alla Paramount – “Open Roads” terrà a battesimo El Alamein e Dillo con parole mie, che inaugurano la rassegna in anteprima internazionale. Quasi tutti i film sono presentati in anteprima per il nordamerica.
“Il 2002 è stato un anno straordinario per il cinema italiano, in cui il pubblico di tutto il mondo ha finalmente scoperto il nuovo e stimolante ‘movimento’ dei giovani autori italiani – sottolinea Richard Pena, direttore della Film Society del Lincoln Center – Siamo molto felici e onorati di presentare alcuni dei migliori film della stagione, ci auguriamo che la rassegna prosegua nei prossimi anni e sia sempre più una delle vetrine privilegiate del nuovo cinema italiano”. Il programma dei lungometraggi propone: La felicità non costa niente di Mimmo Calopresti, Aprimi il cuore di Giada Colagrande, Casomai di Alessandro D’Alatri, Ultimo stadio di Ivano De Matteo, La forza del passato di Piergiorgio Gay, Dillo con parole mie di Daniele Luchetti, Un’ora sola ti vorrei di Alina Marazzi, Estranei alla massa di Vincenzo Marra, El Alamein di Enzo Monteleone, Pater Familias di Francesco Patierno, L’anima gemella di Sergio Rubini, Due amici di Spiro Scimone e Francesco Sframeli, My name is Tanino di Palo Virzì (Cecchi Gori) e Velocità massima di Daniele Vicari.
Due sono invece gli Omaggi al cinema del passato, novità della manifestazione: Le avventure di Pinocchio di Luigi Comencini, Il giudizio universale di Vittorio De Sica.
Una nuova sezione è anche Cortometraggi e animazioni che mostrerà al pubblico di New York: Rosso fango di Paolo Ameli, In utero di Ila Beka, L’ultimo rimasto in piedi di Ugo Capoluto, Stretta di mano di Davide Marengo, Playgirl di Fabio Tagliavia, Radioportogutenberg di Alessandro Vanucci, La funambola di Roberto Catani, L. City di Sandro del Rodario.