OMAGGIO AI BAVA


“Sono impegnato su due progetti che definisco ‘semihorror’, cioè di genere horror ma orientati verso la favola, più psicologici che splatter, anche perché è più facile farli accettare ai produttori”. Così Lamberto Bava intervenuto alla serata di gala, in onore della dinastia dei Bava, svoltasi a Cinecittà, nell’atmosfera divertita e informale tipica del Fantafestival di Alberto Ravaglioli e Adriano Pintaldi. Sono state celebrate 4 generazioni di cinema fantastico, dal nonno Eugenio, che lavorò nel cinema già dai primi del ‘900, quando la settima arte era nata solo da pochi anni, passando per il papà Mario, mitico regista dell’horror visionario e riferimento artistico per registi contemporanei del calibro di Tim Burton. Per poi arrivare a Lamberto, ospite d’onore della serata, regista di film come Turno di notte e Fantaghirò, e a suo figlio Roy, che muove oggi i suoi primi passi nel mondo del cinema.
Bava senior è convinto che il pubblico ami il genere fantastico e horror, ma nel caso italiano “il cosiddetto cinema di genere ha purtroppo degli orizzonti un po’ limitati soprattutto perché, a partire dagli anni ’80, il cinema è in mano alle televisioni, che non hanno voglia o interesse a rischiare in questa direzione. Quando si parla di cinema fantastico, e a maggior ragione di cinema horror, bisogna sempre tener conto del fattore censura e dei divieti, che costituiscono un grosso freno per molti produttori”.
Quanto agli effetti digitali, Bava ricorda di averli già usati ma che spesso è molto più facile ed efficace “creare un’atmosfera di terrore con i trucchi tradizionali piuttosto che con il digitale, che rischia di interporre una patina di freddezza tra lo spettatore e lo schermo”.
Durante la serata è stato presentato a Cinecittà un suggestivo filmato dedicato alla carriera artistica di Mario e Lamberto Bava e sono stati chiamati sul palco molti degli attori, dei registi e dei tecnici che hanno avuto occasione di lavorare con la “famiglia dell’orrore”: da Dardano Sacchetti a Erika Blanc, da Stelvio Cipriani a Dario Argento, da Anna Falchi a Daria Nicolodi e a Sergio Stivaletti.
Altra guest star della serata John Phillip Law, interprete di Diabolik, protagonista di questa edizione del festival e elemento unificatore tra le due dinastie celebrate, le famiglie Bava e De Laurentiis.
Infine il Melies d’argento è stato assegnato all’unanimità a 28 giorni dopo… di Danny Boyle.

autore
04 Giugno 2003

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