La 31ma edizione del Festival Internacional de Cine di Mar del Plata, in Argentina, propone in questi giorni un omaggio a Dino Risi in occasione del centenario della nascita del regista milanese. Sul grande schermo sulla spiaggia al Museo d’Arte Contemporáneo della località balneare vengono proiettati Profumo di donna, restaurato dalla Cineteca Nazionale, e I mostri, restaurato dalla Cineteca di Bologna.
Nella sezione “Panorama” del Festival figura Assalto al cielo, il documentario di Francesco Munzi targato Luce Cinecittà sulle lotte politiche in Italia negli anni ’70 applaudito alla Mostra di Venezia. Nella sezione “Generación VHS”, Fernando Martín Peña, direttore del Festival, storico del cinema e grande collezionista di pellicole rare, ha inserito copie ritrovate recentemente di quattro film italiani “maudits”: L’ultima orgia del Terzo Reich (1977) di Cesare Canevari, She (1982) di Avi Nesher, Chissà perché… capitano tutte a me (1980) di Michele Lupo, con Bud Spencer, e Stridulum (1970) di Giulio Paradisi. Paradisi, ex assistente di Fellini, per questa sua terza esperienza come regista aveva messo assieme un cast di veterani di Hollywood: John Huston, Sam Peckinpah, Shelley Winters, Mel Ferrer, Glenn Ford.
Vittorio Storaro ha tenuto un’affollata masterclass sull’impatto delle tecnologie digitali nel cinema attuale. Tra i fan ad applaudirlo l’attore Oscar Martínez, vincitore della Coppa Volpi all’ultima Mostra di Venezia con il film Il cittadino illustre.
La 23ª edizione del Festival, dal 7 al 15 dicembre, celebra Glauber Rocha e Francesco Guccini, accende i riflettori sul cinema indipendente e affronta temi di attualità come il gender gap nel settore cinematografico
In programma una Masterclass di Enzo d’Alò e la proiezione del restauro di Vito e gli altri di Antonio Capuano, realizzato da Cinecittà
Tra i protagonisti Michele Placido, Francesco Costabile, Bruno Bozzetto, Marianna Fontana, Marco Amenta. In programma la proiezione del restauro di Milano Calibro 9
La cineasta tedesca riceve la Laurea Honoris Causa all’Università di Firenze e si racconta sul palco in un dialogo a tutto campo con Piera Detassis