OLTRE IL TG


Reportage d’autore per raccontare l’Italia che cambia. Li propone da venerdì 9 maggio alle 23, TV7, rubrica d’approfondimento del Tg1 a cura di Fabrizio Ferragni. Sei grandi registi italiani – Lina Wertmuller, Ermanno Olmi, Liliana Cavani, Roberto Faenza, Antonello Grimaldi e Giulio Base – si misurano (alcuni per la prima volta e ognuno col proprio stile) con l’immediatezza e l’essenzialità del racconto della cronaca. Girando reportage di 8-12 minuti con linguaggio tipicamente giornalistico. Ma con lo sguardo di chi sa di far intravedere la complessità del nostro tempo anche raccontando le semplici vite di ogni giorno. Venerdì sera, ad aprire le serie Viaggio nell’Italia che cambia saranno la Wertmuller e Olmi.
Quasi un amarcord per Lina che è voluta tornare con le telecamere di TV7 negli stessi luoghi del Sud dove, 40 anni fa, girò I Basilischi, pellicola superpremiata che rivelò per la prima volta il suo talento di regista e suscitò clamore perché rivelava aspetti inattesi e scomodi dei giovani della piccola borghesia meridionale. La Wertmuller, a Minervino Murge, si mette sulle tracce di alcuni “ragazzi” di allora, ormai con qualche capello bianco in più e qualche speranza in meno. Ma, soprattutto, racconta i giovani del Meridione di oggi. Poco o nulla è cambiato: i ragazzi scalpitano per abbandonare il paese che offre poco lavoro e la responsabilità è sempre nelle mani delle donne.
Ermanno Olmi, da vent’anni docente di cinema nella scuola da lui stesso fondata, Ipotesi Cinema, che ha già “laureato” diversi giovani cineasti, intreccia un dialogo ravvicinato coi suoi studenti sui rapporti tra cinema e tv, vecchie e nuove generazioni, volti, realtà e paesaggi italiani che spesso l’occhio disattento del giornalismo tv non sa cogliere. Ma che viene restituito da quello incontaminato dei giovanissimi filmakers.
Nelle prossime settimane scenderanno in campo gli altri. Liliana Cavani si occuperà di tolleranza e intolleranza tra culture e religioni diverse, costrette a coabitare negli stessi territori. Il servizio dovrebbe essere girato probabilmente in Umbria, terra di San Francesco d’Assisi. Antonello Grimaldi metterà invece a confronto il Cagliari di Gigi Riva (gli anni Settanta, quelli di uno scudetto storico) con la squadra di oggi. Mixando eventi calcistici con quelli sociali ed economici che stanno cambiando il volto della Sardegna. Giulio Base, regista del Padre Pio Rai, tornerà a San Giovanni Rotondo per interpretare il bisogno di spiritualità e di miracolo dei popoli del Sud, non minore di quello del dopoguerra. Dulcis in fundo, Roberto Faenza parlerà del rapporto speciale della cultura europea con l’Italia in alcuni luoghi simbolo come la Costiera Amalfitana e, in particolare, Ravello. I filmati dei sei registi confluiranno poi in uno speciale Tg1 in onda quest’estate.

autore
07 Maggio 2003

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