RICCIONE – Andrea Occhipinti, padrone di casa di Lucky Red, sul palco di Ciné n.14 apre la convention dedicata senza fare giri di parole, efficace va dritto al punto, sintetico e senza polemiche dice che “ci sono eccellenze in questo settore, ma in questo periodo turbolento siamo stati assimilati a avventurieri, perfino ad assassini: dobbiamo essere compatti e orgogliosi. Il Tax Credit è molto importante e dobbiamo segnalare e prendere distanze da ‘i film ufo’, e non farci rovinare da queste realtà”.
Espresso un punto di vista personale, quanto di cura corale del settore, Occhipinti si concentra su Lucky Red per cui “un ruolo molto importante lo riveste sempre la produzione indipendente, sopratutto europea, con gli autori al centro. Siamo alla ricerca di nuove scoperte e talenti, oltre ai grandi titoli/nomi dai festival”.
Ed ecco la proposta del Listino, che comincia dai grandi autori internazionali:
il 24 luglio esce Presence di Steven Soderberg, già in anteprima al Noir in Festival 2024.
Poi, un film a cui “teniamo molto è Dracula di Luc Besson: lui ha fatto film mitici, ma ha confessato di non riuscire a trovare l’attore, fino a quando ha incontrato Caleb Landry Jones. È un film romantico, di un amore perduto oltre i secoli: la complice è Matilda De Angelis, suggerita da noi. Il film esce ad Halloween e Besson sarà in Italia almeno due settimane, saremo anche a Lucca Comics. I film fatti su Dracula in Italia vanno meglio che in altri Paesi: ci sono, dunque, i migliori auspici”.
Non ci sono immagini – seppur sempre embargatissime, in caso – per i titoli di Jim Jarmush, Father, Mother, Sister, Brother con Cate Blanchett, “film sulle relazioni, melanconico e pieno di ironia”; e per No Other Choice di Park Chan-wook, che ha realizzato “un film abbastanza folle, su cui lavora da 17 anni, con interprete il protagonista di Squeed Game”.
È ora la volta di un gruppo di film italiani:
Le città di pianura, presentato a Un certain regard: il regista “Sossai è veramente un talento, con un punto di vista davvero particolare”. Per questo titolo si prevede prima “un’uscita stretta, il 25 settembre, nel Triveneto, per allargare poi dal 2 ottobre”.
Ancora da Cannes, Enzo con Pierfrancesco Favino, coproduzione minoritaria: “già uscito in Francia e da noi il 28 agosto”.
S’intitola Un anno di scuola il secondo film di Laura Samani, già sorprendente al primo, Piccolo Corpo: questa è “una storia di formazione e scontro, ci auguriamo sia in un festival dell’autunno”.
Succede poi una sequenza leggendaria sul palco, quando Andrea Occhipinti racconta la lavorazione di Un film fatto per Bene di Franco Maresco, che “abbiamo iniziato a lavorare quattro anni fa. Franco è affetto da una sindrome, è ossessivo compulsivo, nel film lo si racconta, lui compare spesso. Era l’idea di un film su Carmelo Bene, grande teorico della destrutturazione del linguaggio: chi meglio di Maresco per farlo?”. Tra discussioni, sensi di colpa, ammirazioni, silenzi, audio dal sapore vivace, questo film “in bianco e nero, in pellicola, ambientato nel ‘600, doveva essere girato in cinque settimane”, ma in quel lasso di tempo ne è stato girato solamente un terzo. Le immagini su grande schermo, nel cartello finale, recitano: “prossimamente al cinema” e Occhipinti chiosa, tra ironia e affetto, con l’auspicio: “speriamo di riuscire a finirlo”.
Si passa poi a Crossing Istanbul di Levan Akin, vicenda di “una zia con un forte senso di colpa. Un viaggio dall’Armenia, dal pregiudizio all’apertura”.
C’è poi Köln 75, “titolo di un disco di Keith Jarrett, quello che ha venduto di più nel mondo: una storia vera incredibile e improbabile, possibile grazie a una ragazzina di 16 anni”.
Basta il titolo, Sorda, per questo “film notevole, potentissimo”.
Ed ecco anche l’animazione con La piccola Amelie, dal best seller di Amelie Nothomb, storia di “una bimba che è quasi un vegetale, ma poi con l’arrivo della nonna, che comincia a parlarle, le cose cominciano a cambiare…”. Il film ha vinto Annecy 2025.
Lucky Red ripropone ancora la formula vincente degli Eventi, per “un pubblico fidelizzato, grandi classici su grande schermo”:
Si passa poi a prestigiosi autori del presente, in particolare da Cannes:
Un semplice incidente di Jafar Panahi, Palma d’oro recentissima.
Nouvelle Vague di Richard Linklater, “molto più di un film per cinefili, sulla genesi di Fino all’ultimo respiro di Godard”.
Ancora, Due procuratori di Sergei Loznitsa, sempre dal Festival francese: “attualità, suspense, terrore”.
E infine, Sentimental Value di Joachim Trier, Grand Prix a Cannes 2025.
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