È morto mercoledì 22 gennaio 2025 all’età di 89 anni lo sceneggiatore e regista Sergio Bazzini. Giunto alla notorietà sul finire degli anni Sessanta per la collaborazione al soggetto e alla sceneggiatura di alcuni dei film più celebri di Salvatore Samperi: Grazie zia (1968), Cuore di mamma (1969) e Marco Ferreri, tra cui Dillinger è morto e Il seme dell’uomo, è stato una delle più importanti firme del cinema italiano.
Nato a Pistoia nel 1935, Bazzini si forma inizialmente come perito elettrotecnico industriale, per poi completare gli studi musicali diplomandosi in tromba presso il Conservatorio di Firenze. Nel 1963 si trasferisce a Roma, città in cui stabilisce la propria residenza e che diventa il fulcro della sua attività artistica.
La sua prima esperienza professionale nel mondo del cinema risale agli anni Sessanta, quando lavora come aiuto regista nei film di genere diretti da Gianfranco Parolini. Lo slancio alla sua carriera arriva poco dopo, grazie all’incontro con registi dall’impronta fortemente autoriale: Salvatore Samperi, Marco Ferreri, Jean-Luc Godard e Marco Bellocchio.
Nel 1968 Bazzini collabora alla realizzazione di Grazie zia di Salvatore Samperi, film che lo impone all’attenzione del pubblico e della critica. L’anno successivo, il successo di questa pellicola convince Marco Ferreri a coinvolgerlo nella stesura del soggetto di Dillinger è morto. Ferreri, all’epoca vicino al movimento di Lotta Continua, spinge inoltre Bazzini a prendere parte a Vento dell’est, progetto diretto da Jean-Luc Godard nel 1970.
Dopo l’esperienza con Godard, Bazzini stringe un proficuo sodalizio con Mauro Bolognini, insieme al quale firma diversi film e sceneggiati televisivi: Fatti di gente perbene, L’eredità Ferramonti, Gli indifferenti, La villa del venerdì e La famiglia Ricordi. Nel 1976 partecipa alla sceneggiatura di Marcia trionfale di Marco Bellocchio, un altro autore di spicco del cinema italiano degli anni Settanta. Negli stessi anni lavora anche con il regista polacco Jerzy Kawalerowicz al copione del film Maddalena (1971).
Parallelamente al lavoro di sceneggiatore, Bazzini esordisce dietro la macchina da presa nel 1974, firmando la regia di Donna è bello. Il suo interesse per la messa in scena si estende anche al teatro: dirige La fidanzata dello scheletro e, come regista e interprete, La tromba del giudizio e L’amore prima della rivoluzione. Scrive inoltre testi rappresentati da altri registi, come Caravanserraglio (Sogno di scimmia) (1986).
Tra il 1983 e il 1995, Bazzini affianca all’attività cinematografica e teatrale quella di docente di Linguaggio cinematografico e televisivo, insegnando presso l’Istituto statale di istruzione superiore “Roberto Rossellini” e l’Accademia Nazionale di Cinema di Roma.
Nel 2005 fa il suo esordio letterario con Pistoia-Honolulu, cui segue la pubblicazione di un opuscolo poetico, Cadaveri a colazione, che raccoglie 98 poesie e poemetti in prosa.
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