Morto David Lynch, il regista di ‘Mulholland Drive’ aveva 78 anni

Nel 2024 aveva rivelato di soffrire di una grave forma di enfisema. Nel 2017 il suo ritorno a 'Twin Peaks' con l'acclamata ultima stagione del cult che ha cambiato la storia della televisione


È morto all’età di 78 anni il regista David Lynch. A dare la notizia sono stati i familiari tramite un post su Facebook. “C’è un grande vuoto nel mondo ora che non è più con noi. Ma, come avrebbe detto, guardate la ciambella e non il buco”, si legge nella didascalia ricondivisa sui social del regista che nel 2024 aveva rivelato di essere affetto da una forma grave di enfisema. “Riesco a malapena a camminare in una stanza. È come se camminassi con un sacchetto di plastica intorno alla testa”, aveva spiegato pochi mesi fa il regista. “È una bellissima giornata con sole dorato e cielo azzurro lungo tutto il percorso”, chiude il post Facebook citando le assurde e imperdibili “previsioni del tempo” che dal 2019 Lynch dedicava ai suoi fan tramite video sui social. Artista eclettico, caustico e misterioso, capace di spaziare liberamente tra musica, pittura e cinema, ha diretto alcuni dei capolavori del cinema, come Blue Velvet Mulholland Drive.

La sua carriera era iniziata nel 1977 con Eraserhead – La mente che cancella, un horror realizzato fra mille difficoltà, che ottenne un clamoroso successo di critica e che gli aprì le porte della Hollywood che conta. David Lynch era nato a Missoula, nel Montana, in una di quelle piccole città che da sempre ha amato raccontare nei suoi film e soprattutto nella sua serie tv più famosa, I segreti di Twin Peaks. Da sempre regista di nicchia, ha ottenuto il successo del grande pubblico proprio quando arrivò nelle case degli americani con questa serie ambientata nella fittizia cittadina montana di Twin Peaks, la cui apparente tranquillità viene turbata dal ritrovamento del cadavere di Laura Palmer, una delle ragazze più popolari della città.

Grazie alla sua singolarità e al distacco stilistico rispetto ai programmi del palinsesto televisivo dell’epoca, la serie diventò presto oggetto di culto, reclutando una vasta schiera di fan e ancora oggi, a distanza di due decenni viene considerata come una delle più importanti ed influenti della storia della fiction televisiva.

Caratteristico di tutta l’opera di Lynch è il sogno come veicolo di connessione della trama e dei personaggi. I suoi progetti, spesso astratti, non vengono mai spiegati. “Io non credo che la gente accetti il fatto che la vita non ha senso. I miei film raccontano di strani mondi dove non puoi entrare a meno di non costruirli tu stesso, amo andare in questi strani mondi”, spiegava. Fuoco cammina con me, prequel cinematografico di Twin Peaks è un esempio di questi viaggi in mondi onirici. Il film vede anche la collaborazione di David Bowie.

Sposato quattro volte, con Peggy Lynch, Mary Fisk, Mary Sweeney e, dal 2009, con Emily Stofle, il regista ha tre figli, avuti dalle prime tre mogli. Alla fine degli anni Ottanta intraprese una relazione non sfociata in un matrimonio con Isabella Rossellini, che incontrò in un ristorante a Los Angeles, quando stava per girare Velluto Blu. “Venni colpito dalla sua bellezza e dissi all’amico che ci presentò: ‘Potrebbe essere la figlia di Ingrid Bergman’. Lui mi rispose: ‘Sei un idiota. Lei è la figlia di Ingrid Bergman'”.

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16 Gennaio 2025

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