Misericordia a Locarno

Anticipazioni sul concorso del Festival di Locarno (3-13 agosto). Con un titolo italiano piuttosto atteso. Si tratta di Sette opere di misericordia, l’opera prima di finzione dei gemelli Gianluca e Massimiliano De Serio, documentaristi torinesi, 33 anni, molto noti nei festival internazionali per lavori apprezzati anche ai David come Mio fratello Yang e Zakaria (anche candidato agli European Academy Awards) o il più recente Bakroman, vincitore del 28° Festival di Torino, che viene distribuito proprio in queste settimane in alcune sale a Milano e Roma. 

Come Bakroman, anche Sette opere di misericordia è prodotto da Alessandro Borrelli in coproduzione con Elefant Films (Romania), con il supporto del MiBAC, Rai Cinema e Film Commission Torino Piemonte, in associazione con FIP e sarà distribuito da Cinecittà Luce. Interpretato da Roberto Herlitzka, Olimpia Melinte, Ignazio Oliva e Stefano Cassetti è la storia di una giovane clandestina, Luminita, che vive ai margini di una baraccopoli e vuole a tutti i costi uscirne, e di Antonio, anziano malato e misterioso.

Per gli autori “è un film a più livelli, dove il percorso morale della protagonista s’inserisce in un meccanismo a orologeria che la stritola: proprio quando più si fa urgente portare a termine il suo piano e la morsa la stringe in una via senza uscita, l’incontro/scontro con un’altra solitudine incalza Luminita nella sua strada verso la redenzione. Capovolgendo verso l’interno dell’anima i meccanismi del genere, il film suscita domande sull’essere
umano: può esserci umanità e compassione in una società di abiezione?”.

La notizia è filtrata ieri sera al cocktail che ha riunito un bel pezzo di cinema italiano attorno al direttore di Locarno Olivier Père. All’Ambasciata Svizzera si è notata sopratyutto la rentrée di Vittorio Cecchi Gori. Annunciata durante la serata anche La presenza in competizione di Un amour de jeunesse della francese Mia Hansen-Love. Al suo terzo film, l’autrice ha già lasciato il segno con Tout est pardonné (2007) vincitore del Prix Louis-Delluc alla Quinzaine e candidato ai César, e soprattutto con Il padre dei miei figli, premio speciale della giuria a Un Certain Regard e distribuito in Italia da Teodora.

Locarno, come ogni anno, porterà i suoi film anche a Roma, nell’arena di Piazza Vittorio, dal 6 all’11 di settembre.