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Il film vincitore del Leone d’Argento al Festival di Venezia 81, è stato scelto dalla commissione istituita dall’Anica per rappresentare l’Italia alla 97esima edizione degli Oscar nella categoria miglior film internazionale “per la sua capacità di raccontare l’Italia rurale del passato, i cui sentimenti e temi vengono resi universali e attuali” riporta Stefania Ulivi sul ‘Corriere della Sera’. Ambientato nella Val di Sole alla fine della Seconda guerra mondiale, racconta la vita di una famiglia rurale, esplorando temi universali attraverso storie di perdita, rinascita e resistenza.
“Ero dall’osteopata, talmente stanca del giro di anteprime che mi ero addormentata E così, stordita, ho ricevuto la chiamata della
commissione, tante voci allegre. Ho sentito le gambe tremare, ma è stata un’emozione bella” ammette Maura Delpero nell’intervista con Arianna Finos su ‘la Repubblica’ in merito alla nomination agli Oscar di Vermiglio. “Forse il film può essere percepito dentro una tradizione italiana di cui andiamo fieri, anche se con un linguaggio suo, dovuto al fatto che all’epoca c’erano poche registe e quindi con una diversità”.
Su tutte le principali testate la notizia della nomina dei 15 esperti della commissione Cinema per la valutazione dei progetti e l’attribuzione dei contributi selettivi. Si tratta di Valerio Caprara, Tiziana Carpinteri, Giacomo Ciammaglichella, Benedetta Cicogna, Pasqualino Damian i, Selma Jean Dell’Olio, Benedetta Fiorini, Massimo Galimberti, Giorgio Gandola, Mariarosa Cristina Beatrice Mancuso, Pier Luigi Manieri, Fabio Melelli, Paolo Guido Carlo Mereghetti, Ginella Vocca, Stefano Zecchi.
Michael Douglas, celebre attore e produttore americano, festeggia oggi i suoi 80 anni. Figlio degli attori Kirk Douglas e Diana Dill, si è laureato in drammaturgia alla University of California e ha iniziato la sua carriera cinematografica con una candidatura al Golden Globe per il suo debutto in Hail, Hero! (1969). Il grande successo per Douglas, come riporta oggi Il Tempo, è arrivato con la serie TV Le strade di San Francisco (1972-1976), ma ha consolidato la sua fama con il pluripremiato Qualcuno volò sul nido del cuculo (1975). Tra i suoi ruoli più iconici vi sono quelli in Attrazione fatale (1987) e Wall Street (1987), dove interpreta il leggendario Gordon Gekko. Durante la sua carriera ha vinto 2 Oscar, 4 Golden Globe, un Bafta e un Emmy.
Si riferisce alle sceneggiature l’attrice e produttrice nella sua intervista con Chiara Oltolini su Vanity Fair. “L’ho fatto con Oleanna di David Mamet una ventina di anni fa, con Tár di Todd Field più di recente. E anche con Disclaimer – La vita perfetta di Alfonso Cuarón” prosegue l’attrice. Cinquantacinque anni e oltre 30 di carriera, quasi 60 film e la lunga lista di premi, compresi Oscar e Coppa Volpi, la diva australiana spiega come “in passato, di fronte a una grande sceneggiatura, a un grande regista, a un grande cast sapevi che quella storia avrebbe trovato il suo pubblico. Magari piccolo, ma l’avrebbe raggiunto. Ora non più. È fondamentale sapere come sarà commercializzata quella storia, distribuita, pubblicizzata, perché sono tutti fattori che influenzano l’esperienza del pubblico”.
Numerose pagine di spettacolo annunciano che il colossal dedicato alla vita di Francesco d’Assisi tornerà nella versione restaurata nelle sale di tutta Italia il 4 ottobre, giorno della festa del santo patrono d’Italia. Uscito nel 1972, il film racconta la trasformazione spirituale di Francesco, che rifiuta la violenza della guerra per abbracciare una vita di povertà e pace. La nuova versione, restaurata in 4K da Minerva Pictures con il supporto della Fondazione Ente dello spettacolo, Luce Cinecittà e Ministero della Cultura, ripristina la pellicola internazionale della Paramount, con la colonna sonora originale del compositore Donovan.
“Dopo Parasite, la mia vita è rimasta identica a prima. L’attenzione ricevuta dal film è stata un vero shock e ho creduto che la vittoria agli Oscar mi avrebbe spalancato le porte di Hollywood. E invece non è successo” spiega l’attore nell’intervista con Lorenza Negri su Vanity Fair. “Il motivo è che sono ordinario”, ha osservato Song Kang-ho. “Siccome vengo scelto dai migliori registi del mio Paese, molti credono che io sia speciale, ma in realtà sono l’interprete maschile più anonimo della Corea! Appaio come un uomo comune: questo piace al pubblico e mi rende credibile”. Per Kim Jee-woon regista di Cobweb, la nuova commedia nera dove Song interpreta un regista al suo ultimo film, non è affatto così: “altro che ordinario: è in grado di cambiare stato d’animo con un respiro”.
Da domani su Netflix come co-protagonista con la seconda stagione di Tutto chiede salvezza, Carolina Crescentini racconta a Francesca D’angelo de La Stampa del suo ruolo nella serie: “Troppo a lungo i ragazzi non sono stati visti né ascoltati. C’è un problema di dialogo ma anche di grande solitudine. I social amplificano il senso di inadeguatezza: vedi continuamente come gli altri vivono e ti senti diverso. Se nessuno ti ascolta o ti tiene la mano è tosta”.
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