“Nell’età della pietra bisogna seguire certe regole se non si vuole finire nei guai” così professa Maracuda, protagonista dell’omonimo film animato, che, ironicamente, è più sregolato che mai. Presentato in anteprima al Cartoons on the Bay 2025, Maracuda – Diventare grandi è una giungla è in arrivo dal 5 giugno in sala distribuito da Adler Entertainment.
Diretto da Viktor Glukhushin, il film si presenta come un pastiche di tante altre opere animate già viste con successo sul grande schermo: I Croods, Madacascar e L’era glaciale. Nonostante un budget non a livello di questi blockbuster, offre un buon dinamismo registico e uno stile animato ricco di dettagli, colori e fantasia che indubbiamente può stimolare l’immaginazione dei più piccoli, pubblico a cui Maracuda si rivolge strettamente. Già il prologo segna l’indirizzo del film, con un buffo e variopinto pennuto alieno di nome Tink che, precipitato dallo spazio, fa evolvere con uno sbuffo rosa un gruppo di scimmie in esseri umani. Al netto della confusione che questa premessa può generare nella mente di un bambino, il film prosegue con un veloce salto in avanti all’età della pietra, dove il genere umano ormai si è diviso in tribù che si sono adattate a vivere in un fiorente ecosistema di piante e animali, più o meno realistici.
Qui incontriamo il giovane Maracuda, iperattivo e goffo figlio del capotribù Rock incapace di soddisfare le aspettative paterne. Dopo essere stato accusato di avere spento il vitale fuoco della tribù, il ragazzo decide di allontanarsi da solo, dando vita a una serie di vicissitudini, che vedranno il loro apice dopo l’incontro con Tink. Migliaia di anni dopo, infatti, il pennuto continua a fare danni con il suo incontrollabile e prodigioso sbuffo rosa. Di corredo a questa flebile trama principale, tanti personaggi secondari apporteranno il loro contributo narrativo e comico, infarcendo la trama del film di un’instancabile sequela di temi e situazioni, tutti incentrati principalmente sul valore dell’amicizia, della famiglia e, soprattutto, della fiducia in se stessi.
“Bambini e adulti possono immedesimarsi in Maracuda, che può essere ridicolo e infantile, ma anche abbastanza intelligente da superare le sfide più difficili – sostiene il regista Viktor Glukhushin – È un film per famiglie con una buona dose di umorismo che tocca una vasta gamma di argomenti”.
Senza le pretese di rivolgersi a un pubblico adulto, Maracuda si configura un vero e proprio calderone di idee (più o meno originali, poco importa) che faranno la gioia dei bambini, travolti da continui stimoli comici e da personaggi dal design accattivante. In un contesto narrativo fantasiosamente sconclusionato, sarà compito del genitore al loro fianco aiutarli a discernere tra immaginazione e realtà, ricordando loro che Maracuda non è un film ambientato nell’età della pietra, ma un fantasy puro, guidato più da un desiderio d’intrattenimento che da un fine educativo.
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